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Cronaca Canegrate

Pesta a sangue la moglie, carabinieri indagano e scoprono un passato di violenze: arrestato

È successo a Canegrate, hinterland milanese. Per l'uomo si sono aperte le porte del carcere

A fine gennaio aveva picchiato la moglie. Un pestaggio violento, avvenuto tra le mura delle loro abitazione di Canegrate e che aveva causato diverse lesioni alla donna, dimessa dal pronto soccorso con 10 giorni di prognosi. Per lui — cittadino marocchino di 50 anni, già noto alla giustizia — erano scattate le manette con l'accusa di lesioni.

Dopo l'arresto per il 50enne erano scattati i domiciliari presso la casa di un parente. La 41enne si era chiusa nel suo silenzio, ma i carabinieri della stazione di Cerro Maggiore, come riportato in una nota, si erano accorti che si trattava di una situazione che andava ben oltre il singolo episodio e hanno deciso di proseguire le indagini. 

Hanno raccolto tutte le informazioni su ricoveri e pregressi ricorsi alle cure mediche da parte della vittima. Poi hanno sentito le persone vicine alla donna che hanno riferito quello che realmente accadeva nella loro abitazione. Un puzzle composto da mille avvenimenti e ognuno ha contribuito a ricostruire anni di soprusi e violenze non solo psicologiche. 

Tutto il materiale è finito sul tavolo del gip del tribunale di Busto Arsizio che ha condiviso le ipotesi accusatorie. L'epilogo nei giorni scorsi quando l'uomo è stato accompagnato nella casa circondariale di Busto Arsizio.

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