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Cronaca

Cani «dottori» all'Humanitas: scoprono il tumore alla prostata annusando la pipì

La prima fase della ricerca, avviata nel 2012 dal dottor Taverna, si è conclusa con successo. I risultati saranno presentati al parlamento europeo nella giornata di martedì 15 novembre

Usare il fiuto dei cani per trovare il tumore alla prostata. È quanto sta sperimentando dal 2012 Gianluigi Taverna, responsabile urologia di Humanitas con il centro militare veterinario dell’esercito. 

La prima fase dello studio si è conclusa con successo. Secondo quanto riportato in una nota dell'azienda sanitaria è emerso che i cani addestrati, annusando un campione di urina ottenuto da soggetti affetti dalla patologia, sono stati in grado di riconoscere la presenza di tumore della prostata con un’accuratezza del 98% (900 i campioni sottoposti all'olfatto degli animali).

«La scoperta interessante — spiega il dottor Taverna — riguarda la certezza che il tumore della prostata produce delle sostanze volatili specifiche, chiamate tecnicamente VOCs, “VolatileOrganicCompounds”, che il cane è in grado di riconoscere con estrema attendibilità. La sfida futura sarà quella di capire cosa il cane annusi, quale metabolismo cellulare o tissutale produca l’odore e/o sviluppare nuove tecnologie in grado di riconoscere i VOCs tumorali».

La ricerca sarà presentata martedì 15 novembre al Parlamento Europeo e alla commissione salute e ricerca come esempio di innovazione in ambito sanitario e scientifico.

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