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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Città Studi / Viale Argonne

Cantiere per la M4 in viale Argonne: pedoni costretti a fare mezzo chilometro

Molte persone si sono lamentate e hanno dato vita ad una raccolta firme

Il cantiere per la M4 in viale Argonne costringe i pedoni a fare mezzo chilometro per attraversare la strada, ma di fatto il cantiere ancora non è attivo. Intanto, però, tutto il parterre centrale è recintato, gli attraversamenti trasversali sono chiusi, la pista ciclabile è interrotta. Chi deve andare da una parte all'altra della strada, deve "aggirare" la recinzione. Apparentemente senza ragione, visto che non sono ancora iniziati i lavori. Questa in sintesi l'interrogazione del consigliere di Zona 3 Marco Cagnolati che chiede l'apertura di un corridoio.

​Il politico scrive: "E’ stata installata una recinzione provvisoria (i lavori inizieranno a seguito della canterizzazione definitiva che chissà quando avverrà) che di fatto taglia in due la zona. Residenti, anziani, famiglie, sono costretti a percorrere 400 metri per attraversare il 'cantiere' da via Lomellina a piazzale Susa. Un sacco di persone si sono lamentate e hanno dato vita ad una raccolta firme".

Cantiere M4 in viale Argonne: passaggio pedanale bloccato (foto di Marco Cagnolati)

"Chiedo l’apertura di corridoi - prosegue - in modo tale da poter consentire ai passanti la possibilità di attraversamento dell’area anche in funzione del fatto che i lavori non verranno eseguiti tutti nello stesso momento creando quindi uno scavo unico, ma saranno eseguiti a lotti, e quindi sarebbe possibile la suddivisione del cantiere". In particolare in corrispondenza di via Pietro da Cortona e di Via Sighele in modo tale da non costringere i pedoni a percorrere tutto il perimetro esterno all’area di cantiere per attraversare viale Argonne.

E' stato anche prospettato che tutto resti fermo per qualche mese, fino a che non verranno effettuati e terminati gli scavi per la bonifica degli ordigni bellici. I residenti nella zona, riuniti nel comitato Argonne Susa, chiedono che, almeno per questi mesi, vengano riaperti tratti di cantiere. Ma chiedono anche che vengano al più presto approntate migliorie per alcuni servizi nelle vicinanze, che inevitabilmente vengono usati al posto di quelli di viale Argonne. Così, per esempio, l'area giochi di piazza Guardi, che andrebbe ampliata.

Le zone 3 e 4 hanno tenuto una commissione congiunta sulla mobilità, il 15 marzo, durante la quale è emersa - da parte dei tecnici - una "apertura" sulla questione della pista ciclabile e sugli attraversamenti da una parte all'altra del viale.

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