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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Duomo / Piazza del Duomo

A scuola niente canto di Natale per i bimbi, l'accusa: 'Troppo cristiano'

Polemiche in una scuola di Casazza, nel bergamasco. La preside avrebbe deciso di non far cantare “Adeste fideles” durante la festa della scuola per Natale per non urtare la sensibilità degli alunni di altre religioni. Lei, interpellata, nega tutto: "Tutto falso, il brano era troppo complesso"

Può una canzone di Natale far discutere un paese intero? Evidentemente sì. Per informazioni chiedere ai cittadini di Casazza, venti chilometri da Bergamo, dove da giorni non si parla d’altro se non del “caso Adeste fideles”. 

A innescare la polemica, come racconta “Il Giorno”, sarebbe stata la decisione della preside dell’Istituto comprensivo, che raggruppa scuola dell’infanzia, primaria e media inferiore, di escludere il brano - abbastanza famoso - dal programma del concerto di Natale. Sembra che la dirigente scolastica abbia deciso di evitare il brano per non urtare la sensibilità di alcuni studenti stranieri e dei loro genitori, almeno secondo la versione di chi ha denunciato il fatto. 

Quest’anno, infatti, per trasformare gli alunni da semplici spettatori a protagonisti, la scuola ha deciso di far cantare anche loro insieme alla banda della parrocchia di paese, che si esibirà il 19 dicembre per la festa di Natale. Quindi, per evitare che qualche ragazzo si sentisse in difficoltà perché costretto a cantare una canzone considerata “troppo legata alla religione cristiana”, la preside ha deciso di cancellare “Adeste fideles” dalla scaletta. 

“Ci è stato fatto presente - ha detto a ‘Il Giorno’ Silvia Micheli, 28enne componente del consiglio direttivo della banda - che, siccome Casazza è un paese multiculturale, occorre non urtare la sensibilità di nessuno. La richiesta ci ha un po’ sorpresi perché noi siamo una banda parrocchiale. In ogni caso, essendo ospiti, abbiamo deciso, senza polemica, di optare per “Jingle bell rock”, meno connotato”.

La preside in questione, Maria Antonia Savio,  ha replicato alla cosa, dando una versione completamente diversa della vicenda: "È tutto falso. Nessuno ha vietato niente a nessuno. 240 bambini avrebbero dovuto imparare a cantare in latino una canzone difficile come Adeste fideles. Che non aveva poi nulla a che vedere con lo spettacolo, che non doveva diventare un concerto di Natale, ma essere la conclusione di un lavoro scuola/ banda. La intera vicenda è stata costruita ad arte per danneggiare un dirigente serio e impegnato, per invidia e per distruggere un clima positivo che si è creato. Smentisco tutto quanto".

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