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Cronaca Dergano / Viale Vincenzo Lancetti

La capotreno presa a calci, pugni e sputi da una gang di vandali su un treno a Milano

È successo sabato sera tra le stazioni di Lancetti e Villapizzone. La denuncia dei sindacati

Sputi, calci, pugni mentre si trovava sul treno a lavorare. Una capotreno è stata vittima di un'aggressione sul "suo" convoglio da un gruppetto di passeggeri che non avevano di meglio da fare durante la serata di sabato. 

È successo intorno alle 21.55, tra le stazioni di Milano Lancetti e Milano Villapizzone, la capotreno in servizio sul convoglio 24676 di Trenord “è stata bersaglio di sputi, insulti, calci e pugni da parte di un gruppo di delinquenti”, come hanno denunciato in una nota i sindacati dei ferrovieri.

Capotreno picchiata sul treno 

La lavoratrice è stata - spiegano - “costretta a ricorrere alle cure mediche” in ospedale. Ma oltre ai segni visibili di tale grave fatto, a segnare psicologicamente la donna è la violenza inaudita che ha dovuto subire.

Esprimendo la propria solidarietà “alla lavoratrice vittima di questa vile aggressione”, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti Uil, SLM Fast Confsal, UGL Ferrovieri, Faisa Cisal “invitano con forza istituzioni ed aziende, anch’esse parti coinvolte, ad attivare tutte le risorse possibili affinché si possano riaprire i tavoli di confronto per riportare al centro il tema della sicurezza”.

“Da tempo – si legge ancora nel comunicato – i sindacati denunciano tali atti criminali e ingiustificabili, sintomo di gravi situazioni di disagio vissuti nel nostro Paese e, contemporaneamente, chiedono tavoli di confronto dedicati al tema della sicurezza a terra e a bordo dei treni”.

Trenord ha un problema coi vandali

Treni in balia del vandalo di turno

Più di dieci sedili divelti al giorno. Oltre un finestrino distrutto ogni 24 ore. Più di nove martelletti spariti ogni fine giornata. Trenord, l'azienda che gestisce il servizio ferroviario lombardo, ha un evidente problema con i vandali. A certificarlo sono i dati forniti dalla stessa società di piazza Cadorna, che in un comunicato martedì ha segnalato l'ultimo raid che ha "letteralmente distrutto tre convogli di ultima generazione che sostavano nella stazione di Como lago". Come mostrano le foto fornite da Trenord, i vandali si sono "divertiti" a lungo, sfondando porte, finestrini e cabine dei macchinisti, con danni che superano i 100mila euro. 

Treni vandalizzati Trenord

Allargando lo sguardo all'anno intero, la situazione non migliora, anzi. Nel 2020, quelle che l'azienda definisce senza troppi giri di parole "bande di delinquenti" hanno "divelto 3.778 sedili, distrutto 477 finestrini e rubato 3513 martelletti di sicurezza. Sono inoltre stati cancellati 153mila metri quadri di graffiti per un costo superiore a 1,5milioni di euro".

Finita? No. Perché al fine non c'è mai peggio. "Nei primi due mesi del 2021 gli atti vandalici hanno registrato un incremento del 30% rispetto allo stesso periodo del 2020, prima che iniziasse la pandemia - hanno rimarcato da Trenord -. Tra gennaio e febbraio di quest’anno i treni sono stati colpiti 148 volte, con la rottura di vetri e la distruzione di arredi interni, contro le 104 di un anno fa".

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