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Cronaca

Milano, detenuto picchiato in carcere per "vendetta": arrestato un agente penitenziario

La vittima nel 2011 aveva denunciato alcuni agenti del carcere di Velletri. La storia

Prima avrebbe picchiato un detenuto per "vendetta", quasi come a voler dimostrare solidarietà ad alcuni suoi colleghi. Poi, non contento, avrebbe minacciato un compagno di cella della vittima per convincerlo a stare zitto. A quel punto, su ordine del gip Chiara Valori, per lui sono sono scattate le manette. 

Un agente penitenziario in servizio al carcere milanese di San Vittore è stato arrestato giovedì con le accuse di intralcio alla giustizia e falso. Il poliziotto - insieme ad altri colleghi, al momento ancora liberi - avrebbe pestato un cinquantenne tunisino, Ismail Ltaief, che nel 2011 aveva denunciato alcuni agenti del carcere di Velletri per furti in mensa e percosse.

Il detenuto - ora in cella nel penitenziario milanese per il tentato omicidio di un cittadino egiziano - sarebbe quindi stato picchiato per "punizione" e anche per impedirgli di testimoniare in aula nel processo bis a carico dei poliziotti che lui stesso aveva denunciato. 

L'arrestato - che è stato fermato in Puglia, dove si trovava in ferie - sarà trasferito nella sezione "protetti" del carcere di Pavia. La richiesta d'arresto è stata firmata dal pm Leonardo Lesti dopo che l'agente aveva cercato di inquinare le prove facendo pressione su un compagno di cella di Ltaief affinché non testimoniasse durante l'incidente probatorio che si è tenuto il 6 novembre, proprio dopo che la vittima ha denunciato le presunte aggressioni subite. 
 

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