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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

L'autogol animalista: Cracco denunciato per il piccione, ma non ha violato le leggi

La denuncia presentata è un boomerang: è vietato catturare piccioni allo stato selvatico, ma ovviamente non è vietato acquistarli negli allevamenti

La vicenda è finita sulle pagine di tutti i giornali. Carlo Cracco denunciato per avere cucinato un piccione a Masterchef. Notizia davvero "ghiotta", in senso lato: un celeberrimo protagonista, un caso che "scotta". Già, perché catturare piccioni e cucinarli è vietato. Di qui la denuncia - o presunta tale - da parte di una associazione già nota per alcune prese di posizione quantomeno curiose, come quando minacciò di denunciare Vittorio Sgarbi per l'uso dell'intercalare "capra!" a mo' di presa in giro o insulto.

Il fatto è, però, che questa denuncia cadrà nel vuoto. E' infatti palese che Cracco (o chi per lui) ha acquistato il piccione in un allevamento, cosa perfettamente lecita, e non l'ha catturato o fatto catturare in piazza del Duomo a Milano.

L'evidente inutilità di una denuncia del genere è stata sottolineata anche dall'Enpa Milano (Ente Nazionale Protezione Animali), con un post su Facebook firmato dal presidente Ermanno Giudici: «Le denunce presentate, come questa, ottengono gli onori della cronaca soltanto per la notorietà dei denunciati, non certo per la sussistenza delle accuse». E poi una "stilettata" ai giornalisti: «Dovrebbero fare un'autocritica sulla scelta di dare spazio a simili notizie destituite di ogni fondamento», prosegue Giudici.

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