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Cronaca

Clonavano carte credito, sgominata gang: bancario infedele procurava "pin"

25 le ordinanze di custodie cautelari; i malviventi, con compiti ben precisi, "costruivano" carte false clonando quelle originali

Una serie di ordinanze di custodia cautelare in carcere e numerose perquisizioni nei confronti di appartenenti ad una organizzazione criminale a carattere transnazionale, finalizzata al furto e alla clonazione di carte di credito sono in corso di esecuzione, stamani, da parte della polizia postale e delle telecomunicazioni di Milano.

Tra le persone indagate c'é anche un bancario infedele che aveva un ruolo importante "nel procacciamento delle carte genuine e delle credenziali di accesso ai conti online" ed è emersa la complicità di alcuni esercenti che non adempivano alla segnalazione del sistema di sicurezza del Pos (la macchinetta per i pagamenti con carte e bancomat nei negozi ndR) quando riportava il messaggio 'carta rubata, da ritirare'.

Gli arresti sono in corso prevalentemente in Lombardia, e in particolare nella provincia di Milano. Le accuse sono, a vario titolo, per associazione per delinquere.

Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, che ha emesso 25 ordinanze cautelari. Gli appartenenti all'organizzazione operavano in gruppi, ciascuno con competenze specifiche: un primo gruppo dedito alla sottrazione di carte genuine, un secondo gruppo specializzato nella commissione di frodi informatiche e un terzo impegnato nell'utilizzo delle carte clonate presso gli esercizi commerciali.

L'analisi del percorso di ciascuna carta di credito a seguito delle denunce dei danneggiati, ha consentito di verificare che le stesse continuavano a essere usate anche a seguito della recisione in due parti, così come previsto dal protocollo di sicurezza bancario, in quanto venivano fisicamente ricostruite dai malviventi attraverso l'uso di microchip installato su un qualsiasi supporto magnetico (fonte: ansa).

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