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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Cascina Campazzo: “Nessuno sfratto dopo l’approvazione del nuovo Pgt”

L’aveva annunciato la scorsa settimana l’assessore allo sviluppo del territorio Carlo Masseroli: “Non ci sarà nessuno sfratto, dopo l’approvazione del nuovo Piano di Governo del Territorio la Cascina Campazzo e l’intero parco del Ticinello saranno al sicuro”

La dichiarazione aveva rassicurato l’agricoltore Andrea Falappi, attuale affittuario dell’area di proprietà dell’Altair, e tutte le persone che da anni cercano di difendere il parco agricolo dalla speculazione edilizia.

La controversa questione comincia molto tempo fa ed è sostanzialmente eredità  del grande sviluppo urbano della città e della corsa alla cementificazione e all’edificazione di nuovi quartieri. La società Altair, del costruttore Ligresti rivendicava la proprietà di una vasta area all’interno del parco agricolo, divenuto nel tempo sempre più importante nell’ottica di una riqualificazione delle aree verdi cittadine.

 Il Comune ha voluto preservare questa zona dalle nuove costruzioni e per questo la situazione si era sostanzialmente bloccata, con l’incognita dello sfratto e la necessità di arrivare ad una soluzione politica che mettesse d’accordo tutti. Sono state le parole dell’Assessore, più che l’effettivo rinvio dello sfratto di giovedì scorso, a far pensare ad una svolta nelle trattative e alla definizione dei contorni di un accordo tra le parti.

Grazie al principio della perequazione, di cui si legge nel PGT, il costruttore dovrebbe cedere al Comune alcune aree, tra cui quella del parco del Ticinello, e la proprietà della Cascina Campazzo in cambio della possibilità di costruire nuovi edifici in un’altra zona della città, identificata con l’area dell’ex macello comunale di porta Vittoria.

All’agricoltore Falappi, invece, sarà proposto un contratto di affitto trentennale per allontanare per sempre l’incubo dello sfratto, che da qualche anno a questa parte si è riproposto a cadenza bimestrale. Bisognerà aspettare la fine dell’anno per mettere la parola fine a questo problema: il 9 di dicembre il PGT sarà discusso in Consiglio comunale e solamente allora l’accordo potrà essere ufficializzato.

L’opposizione rimane comunque abbastanza scettica, soprattutto perché l’area dell’ex macello era già stata destinata alla creazione della “Città del gusto”, una piattaforma d’eccellenza del settore agroalimentare per riorganizzare i mercati all’ingrosso del capoluogo e quindi per risolvere un conflitto d’interessi tra pubblico e privato se ne creerebbe un altro. Il consigliere Aldo Ugliano è ancora più critico e apre un nuovo interrogativo: “Il Comune è in causa con Ligresti per le cosiddette aree d’oro del parco Sud che sono state incluse nell’accordo relativo alla perequazione. Perché non aspettare la fine del processo, essendo ormai giunto in Cassazione? Se venissero confermati i primi due gradi di giudizio i terreni tornerebbero al Comune senza la necessità di contropartite”. Masseroli ha però affermato che: “Con l’accordo si riuscirà ad arrivare ad una soluzione condivisa e in tempi brevi”.
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