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Cronaca

Le case dell'acqua di MM da Expo alle zone di Milano

E quelle di Cap Holding in 18 comuni della provincia

Sono tredici le "case dell'acqua" installate da MM all'interno del sito espositivo di Expo 2015. Dopo il 31 ottobre, alla fine dell'esposizione, saranno ricollocate nella città di Milano. Le case dell'acqua in città saranno così triplicate. Nella scelta della zona saranno valorizzate aree verdi già frequentate, in modo che almeno 10 mila abitanti del quartiere possano raggiungerle in meno di cinque minuti a piedi.

Ogni casa dell'acqua di Expo ha otto erogatori che distribuiscono acqua in versione frizzante o refrigerata, da tutti i quattro lati contemporaneamente. E può erogare fino a 7 mila litri d'acqua al giorno, circa tre volte tanto la capacità massima di quelle già presenti a Milano. 

Nove delle tredici strutture saranno installate, una a "testa", in ciascuna delle nove zone di Milano. Per le altre quattro, MM lancerà una raccolta di idee da parte dei cittadini.

La decisione di MM fa seguito a quella di Cap Holding, "proprietaria" di altre diciotto case dell'acqua presenti, anch'esse, nel sito di Expo 2015. Cap Holding aveva già deciso di destinarle ad altrettanti comuni dell'hinterland milanese, per i quali Cap gestisce il servizio idrico (mentre MM lo gestisce per la città di Milano). I comuni che avranno le case dell'acqua sono Bollate, Canegrate, Cassina de' Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Cinisello Balsamo, Garbagnate Milanese, Gorgonzola, Gudo Visconti, Lainate, Magenta, Marcallo con Casone, Noviglio, Pieve Emanuele, Robecchetto con Induno, Rodano, Senago, Sesto San Giovanni e Solaro.

In provincia di Milano le case dell'acqua sono ora 150.

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