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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Case popolari in deroga, il comune va al Tar contro la regione

La regione aveva respinto la richiesta di aumentare le assegnazioni in deroga, per chi ha bisogno ed è "senza colpa". Benelli, assessore alla casa: "La situazione è drammatica"

Il comune di Milano farà ricorso al Tar contro la regione. Motivo, lo stop alle assegnazioni di alloggi popolari in deroga alla graduatoria, per motivi di emergenza. Di norma (regionale), le assegnazioni in deroga non possono superare ogni anno il 25% delle assegnazioni totali dell'anno stesso. Ma da molto tempo ormai il comune si trova a dover affrontare un aumento considerevole di sfratti di morosi "per necessità", cioè persone che perdono il lavoro e quindi non riescono più a pagare l'affitto e vengono sfrattate.

Queste situazioni vengono di prassi risolte con l'assegnazione in deroga di una casa popolare. Ma la quota del 25%, ogni anno, si esaurisce in fretta. Così il comune aveva chiesto di "spostare" l'asticella al 50%, ma la regione, il 10 aprile 2015, ha respinto la richiesta, contrariamente a quanto la regione faceva sempre.

Di qui la decisione della giunta di Milano di ricorrere al Tar. "La situazione è drammatica", spiega Daniela Benelli, assessore alla casa: "Sono 440 le richieste già esaminate e approvate, 200 quelle in corso d'esame e più di 2 mila le richieste presentate agli sportelli. Ma quest'anno se resta il limite del 25%, potremo fare fronte solo a circa 250 famiglie". Benelli prosegue: "Non può essere la regione a decidere per i comuni, soprattutto quando viene ignorato il dovere di un'amministrazione a sostenere chi ha bisogno".

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