
Case popolari a San Siro
Case popolari, la polizia contro Aler e comune
Un dossier riservato con le accuse di inefficienza alle istituzioni
Sfondano le porte, oppure i muri intorno. Occupano. E' un reato, ma spesso non si riesce a impedirlo. Case popolari, Milano: l'anno "terribile" 2014 è segnato da un'impennata di occupazioni abusive, spesso governate dal racket, che si insinuano nelle maglie della burocrazia e dell'inefficienza, nelle tante istituzioni coinvolte: le forze dell'ordine, il comune, l'Aler. Facile occupare, difficile sgomberare anche se il "giro di vite" sembra già iniziato.
La questura ha voluto vederci chiaro: perché non si riesce ad essere efficaci? Un dossier riservato - svelato in parte dal Corriere - cerca di dare una risposta. Nel documento si parla con chiarezza di carenze che hanno creato intralci durante le operazioni di controllo e di sgombero.
Cominciamo dalla flagranza: l'occupazione è appena avvenuta, i vicini chiamano la polizia. Arrivano gli agenti, ma non l'ispettore dell'Aler, se non dopo diverse ore, che solo giunto sul posto chiama a sua volta gli operai che devono compiere operazioni come la lastratura della porta d'ingresso. Intanto la volante aspetta. E nel frattempo si compiono altre occupazioni, da altre parti. Di notte, quando il numero di volanti è ridotto.
Ma le inefficienze dell'Aler si sommano - secondo la questura - a quelle del comune. In alcuni casi infatti (la maggior parte in realtà) ispettori Aler e forze di polizia non bastano. Se ci si trova di fronte a donne, magari incinte, con minori, è obbligatorio l'intervento dell'assistente sociale. Solo recentemente Palazzo Marino ha annunciato che prolungherà fino a mezzanotte l'orario d'intervento degli assistenti. Ma non basta. Gli assistenti sociali, quando intervengono, si limiterebbero a offrire sistemazioni alternative, ma non se l'occupante risiede ufficialmente fuori Milano (per motivi di bilancio comunale).
Conclusione: la questura - sempre secondo il racconto del Corriere - non ci sta a prendersi carico di un problema che - prima ancora che di ordine pubblico - è di inefficienza a livello gestionale e politico. Gli alloggi sfitti che rimangono vuoti anche per anni ne sono un chiaro sintomo. La polizia, in effetti, su questo non può farci nulla.