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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il sindacato inquilini della Cisl attacca il comune sulle case popolari

Sotto accusa il fondo di solidarietà per mille famiglie: "Ne aiuta troppo poche e sottrae risorse ad altro"

Il Sicet-Cisl all'attacco contro Palazzo Marino. Il sindacato inquilini collegato alla Cisl ha definito "demagogica e inefficace" la manovra da 800 mila euro per istituire un fondo a cui attingere per le famiglie più povere che vivono nelle case popolari di proprietà del comune e gestite da MM. "E' uno strumento che esiste da almeno venticinque anni", spiega Ermanno Ronda, segretario milanese del Sicet, "quindi non nuovo. Si tratta solo di uno spostamento di risorse dalla morosità pregressa alla prevenzione di quella futura".

Non solo: oltre alle mille famiglie che ne beneficeranno ce ne sarebbero, secondo il Sicet, altre cinquemila nella stessa situazione economica. "Queste risorse si ottengono azzerando il contributo di solidarietà che veniva utilizzato per coprire i debiti maturati dalle famiglie in grave disagio economico e sociale residenti nelle case comunali", continua Ronda, avvertendo che queste famiglie rischieranno lo sfratto. 

Si calcola in più di 100 milioni di euro la morosità "consolidata", a causa della crisi economica, della cattiva gestione degli enti preposti alle case popolari, dell'aumento del costo dei servizi. "Non serve dare contributi a una minoranza di famiglie", conclude Ronda, "ma agire per ridurre i costi del riscaldamento e dei servizi, individuare le famiglie con reale incapacità di pagamento e intervenire, di conseguenza, per risolvere la morosità, attraverso un accordo sindacale".

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