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Milano, un “centro d’accoglienza” per le famiglie sfrattate: nuova casa entro 12 ore

La decisione del comune: è partita la ricerca di enti che possano creare e gestire hub per accogliere famiglie rimaste senza casa. L'accoglienza potrà durare massimo trenta giorni

Perché nessuno resti più senza un tetto sulla testa. Perché bimbi, anziane, donne e uomini non debbano più dormire in strada dopo aver detto addio anche all’ultima cosa che avevano. Perché a chi ha già perso tutto non venga tolta anche la dignità. 

Il comune di Milano ha deciso di creare un “hub” - un vero e proprio centro di ospitalità - per accogliere famiglie rimaste senza casa dopo uno sfratto. L’idea di palazzo Marino - che ha già avviato un bando per trovare enti disponibili a gestire gli hub - è assicurare che ai nuclei familiari venga trovata una sistemazione entro le dodici ore successive alla segnalazione ai servizi sociali. 

L’accoglienza non potrà durare oltre trenta giorni - massimo sessanta in casi limite - ed è rivolta anche alle famiglie numerose, con presenza di minori o di persone fragili, purché non siano occupanti abusivi. L’ospitalità - spiega il comune in una nota - “sarà di tipo residenziale e sarà effettuata in una o massimo due strutture comunitarie in grado di ospitare sino a quindici nuclei familiari, per un massimo di sessanta persone”

Proprio palazzo Marino, che sosterrà tutte le spese, ha già stabilito i fondi per una prima fase sperimentale di dodici mesi, mettendo a disposizione duecentomila euro. All’ente gestore andranno trenta euro - questo il costo della retta - per ogni nucleo familiare di quattro persone, mentre agli stessi ospiti sarà chiesto - solo se sono in condizione di farlo - di provvedere al proprio sostentamento. 

“Nei trenta giorni di accoglienza presso l’hub - chiarisce la nota del comune - i servizi sociali e gli operatori dell’ente gestore seguiranno i nuclei familiari identificando per loro il percorso più adeguato verso il recupero dell’autonomia abitativa: comunità educativa, residenzialità sociale temporanea, residenze sanitarie assistenziali e alloggi di edilizia residenziale pubblica”.

Gli enti interessati a partecipare al bando dovranno presentare domanda a palazzo Marino entro e non oltre il 1 luglio. Da quel momento, il comune potrebbe iniziare le “selezioni” e dare il via al progetto. Provando, così, a dare una risposta a quella che è sempre più un’emergenza. 

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