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Cronaca via Corelli

Ex Cie di via Corelli: aperto ai profughi siriani: ospitati 29 bambini

Il centro di via Corelli è composto da 5 aree, ha 155 posti in camere per lo più da quattro letti, bagni e docce, stanze adibite a mensa, uno spazio per il gioco dei bambini e un ambulatorio dove prestare cure mediche

Il primo a varcare la soglia del centro è stato un bambino di quattro anni appena. Una corsa subito sceso dal pulmino verso le porte spalancate di via Corelli, non più Cie, ma da oggi centro di accoglienza temporanea per profughi in fuga dalla guerra. È stato subito seguito dagli altri piccoli e dalle loro famiglie. In totale 64 persone di cui 35 adulti e 29 minori tutti siriani.

Poche valigie con sé e finalmente la possibilità di riposarsi e di scambiare qualche sorriso. Si è svolto così il battesimo della nuova struttura di accoglienza messa a disposizione al comune di Milano dal Governo in forza di un accordo siglato lo scorso 14 ottobre in prefettura e a seguito della firma della convenzione tra l’amministrazione comunale e l’ente gestore Gepsa S. A.. Ad attendere i profughi gli operatori dell’Associazione culturale Acuarinto (soggetto gestore insieme a Gepsa) e alcuni dei lavoratori già presenti con Croce Rossa Italiana. 

“Oggi è un giorno che ricorderemo - sottolineano gli assessori alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino e alla Sicurezza, Marco Granelli - l’ex Cie di via Corelli ha riaperto con la nuova funzione di centro temporaneo di accoglienza e assistenza per chi non vuole rimanere nel nostro paese, ma dalla nostra città passa ogni giorno. È un posto in più che si unisce alle strutture già attive da un anno, attraverso cui sono passate sino ad oggi circa 48mila persone, di cui 11mila bambini”. 

Il centro di via Corelli è composto da 5 aree, ha 155 posti in camere per lo più da quattro letti, bagni e docce, stanze adibite a mensa, uno spazio per il gioco dei bambini e un ambulatorio dove prestare cure mediche. Nella struttura sono presenti avvisi in italiano, inglese, francese, tigrigno e arabo su come fare richiesta di permesso di soggiorno nel nostro paese o di protezione internazionale. Sempre nel centro la presenza di un team di mediatori, di psicologi e di assistenti legali. 
Da oggi accoglierà le famiglie giunte in Stazione Centrale che saranno trasferite con mezzi dell’ente gestore. 

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