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Cronaca

Comunità romena di milano: "Quando una chiesa ortodossa?"

La comunità ortodossa romena chiede luoghi di culto

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

In questi giorni si è finalmente ritornato a parlare della possibilità di costruzione a Milano di nuovi luoghi di culto per le confessione acattoliche . Questo è un problema concreto che ogni città purtroppo affronta in modo non coordinato. A Crema tempo fa si è conconcretizzata la possibilità per la comunità sikh di aprire in territorio un proprio tempio

Questo fatto non può che essere salutato con gioia in quanto permette a questa importante e comunità l'esercizio libero del proprio culto e la possibilità di condividere con il territorio il grande portato spirituale di questa confessione. Inoltre è un gesto di civiltà in quanto, è bene ricordarlo, i sikh, oggi conosciuti per la loro presenza indispensabile nell'economia delle nostre aziende agricole contribuirono con il sangue di migliaia di soldati alla liberazione d'Italia, e quindi, è anche grazie a loro se esiste la nostra democrazia.

Ovviamente in questo discorso non può mancare anche la necessità , per una città come Milano di avere un punto di riferimento stabile per la grande comunità di fede islamica che non solo vive ma che ogni giorno si reca nella città di Milano per svolgere la propria attività e contribuire a costruire questa nostra grande metropoli.

In tutto il dibattito sui luoghi di culto , non si è affrontato anche la questione dei cristiani ortodossi, in particolare romeni che rappresentano a Milano la maggioranza dei fedeli ortodossi. Anche se nessuna richiesta è venuta pubblicamente credo che si debba , porre la questione della realizzazione di una Chiesa per questa importante comunità. L'esempio e il modello da seguire sarebbe quello dell'amministrazione di Verona e vale a dire l'alienazione a prezzo di mercato di un bene demaniale al Governo Romeno che poi è stata messa a disposizione della Diocesi Romeno Ortodossa in Italia per l'edificazione di un centro culturale, di una chiesa e di una scuola aperta a tutti e che serva per facilitare le relazioni sociali e positivi scambi di esperienze e di tradizioni. Oppure come a Brescia il comodato d'uso di un terreno

Il modello veronese e quello bresciano potrebbero essere un apripista per la soluzione non solo di spazi per la comunità ortodossa romena, ma per permettere a tutte le confessioni religiose di esercitare in luoghi dedicati il proprio credo e dare piena attuazione all'art 8 della Costituzione che oltre a sancire che "Tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere davanti alla legge" assicura il diritto alle stesse "di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrasti con l'ordinamento giuridico italiano".

Dott Marco Baratto

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