Incendio nella raffineria Eni a Sannazzaro de’ Burgondi: scuole chiuse "per precauzione"
La decisione dei sindaci dei paesi più vicini alla raffineria Eni andata in fiamme. I dettagli
Scuole chiuse a Sannazzaro de’ Burgondi, Pieve Albignola, Mezzana Bigli, Ferrera Erbognone e Scaldasole: tutti i paesi del Pavese più vicini alla raffineria Eni di Sannazzaro andata in fiamme giovedì pomeriggio.
La decisione è arrivata giovedì sera - l’esplosione e l’incendio sono avvenuti poco prima delle 16 - “in via del tutto cautelativa e preventiva”, spiegano i primi cittadini.
Venerdì 2 dicembre, quindi, le scuole di “ogni ordine e grado” resteranno chiuse.
VIDEO | La palla di fuoco nella raffineria
A preoccupare, infatti, è la nube di fumo nero - potenzialmente tossica - che si è alzata nel cielo dopo l’incendio e l’esplosione avvenuta nel settore Est della raffineira, una delle più grandi d’Italia.
Nel rogo, nonostante le scene apocalittiche, non è rimasto ferito nessuno, se non un operaio che si è procurato una leggera ferita a un ginocchio nel tentativo di sfuggire alle fiamme.
“Si comunica inoltre - spiega proprio il Comune di Sannazzaro d’ Burgondi - che gli incendi sono stati domati grazie al tempestivo intervento delle squadre di emergenza interna Eni e dei Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale. Non si registrano danni alle persone e l’unica preoccupazione in fase di accertamento è ambientale”.
VIDEO | La nube di fumo nero nel cielo dopo l'esplosione
Proprio per questo, oltre a disporre la chiusura delle scuole, i sindaci dei paesi vicini alla raffineria hanno chiesto ai cittadini di “restare chiusi in casa” o di trovare “un riparo sicuro al chiuso”.
"La situazione è al momento sotto controllo - le parole dell’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera -. L’Ats Pavia si è immediatamente mobilitata e gli operatori si trovano sul posto per verificare lo stato di salute dei dipendenti”.
"Ho sentito personalmente l’Ats - ha spiegato Gallera - che informa che il pennacchio di fumo si propaga verticalmente e in direzione della regione Piemonte. Al momento non vi è nessun riscontro di stato di intossicazione tra i civili”.