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Cronaca

Piano chiusure Poste, Cecchetti: «Dopo sentenza Tar ascoltare voce sindaci e territori»

Il consigliere regionale chiede di rivedere il piano di riorganizzazione degli sportelli in Lombardia dopo che a luglio il tar del Friuli ha accolto un ricorso

«Dopo la sentenza del Tar del Friuli, Poste italiane riveda il piano di riorganizzazione degli sportelli in Lombardia e ascolti la voce dei sindaci e dei territori». È l’appello di Fabrizio Cecchetti, consigliere regionale lombardo in forza alla Lega Nord. Le parole del «Lumbard» arrivano in seguito alla sentenza del Tribunale amministrativo del Friuli Venezia Giulia che ha bocciato la chiusura di due uffici postali accogliendo il ricorso del municipio.

Il caso friulano. Nel 2012 Poste aveva chiuso due uffici postali in altrettante frazioni di Buja, comune in provincia di Udine. Il primo cittadino Stefano Bergagna si mise di traverso avviando un ricorso. Lo scorso luglio — come riportato dal Messaggero Veneto — il tribunale ha dato ragione al sindaco.  «Questo Tribunale — si legge nella sentenza — non sostiene affatto che i due uffici postali in questione non potessero legalmente essere soppressi, ma che ciò doveva eventualmente avvenire previa comparazione dei vari interessi, compresi quelli evidenziati dal Comune, e comunque con una congrua motivazione e non con un mero richiamo alle disposizioni che per la loro generalità non potevano tener conto delle specifiche concrete situazioni». Non solo. Il Tar si è messo di traverso alla serrata evidenziando che in base alle regole Ue le Poste sono un sevizio universale che deve essere garantito.

«La sentenza del Tar – prosegue Cecchetti – riafferma quello che da mesi noi in Regione Lombardia diciamo: la spending review non deve essere fatta a spese dei territori, soprattutto a danno delle fasce più deboli delle popolazioni. Ecco perché la battaglia per salvare i nostri uffici postali destinati alla chiusura deve continuare. Anche a rischio di inondare il Tar di ricorsi».

Per il momento il piano di Poste procede e nelle prossime settimane cinque uffici postali della città metropolitana abbasseranno la serranda. A Milano chiuderanno gli sportelli di via Gerolamo Cardano e via Cilea; mentre in provincia la «scure» toccherà tre filiali, tutte situate nelle frazioni di comuni. A Nerviano chiuderà l’ufficio di Sant’Ilario, a Parabiago lo sportello di San Lorenzo e a Marcallo con Casone la filiale di Casone.

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