Città della salute, anche Roberto Maroni è preoccupato
"Soldi pubblici in ballo e bonifiche da fare": Maroni vuole vederci chiaro dopo gli annunci sulla stampa. Biscardini (Pd): "A questo punto è meglio non farla"
Anche il governatore lombardo Roberto Maroni manifesta preoccupazioni sulla Città della salute, che dovrebbe sorgere nell'area ex Falck di Sesto San Giovanni riunendo in un solo luogo il neurologico Besta e l'istituto dei tumori, oggi a Città Studi a Milano ed entrambi sofferenti di carenze infrastrutturali.
In settimana era stato l'assessore regionale alla salute, Mario Mantovani, a esprimere concetti che non facevano presagire un iter senza difficoltà. "Ci sono in ballo tanti soldi pubblici", ha affermato Maroni venerdì, "e bonifiche da fare". I mass-media hanno riportato poi l'intenzione di Sesto Immobiliare (proprietaria delle aree) di annullare il contratto d'acquisto. Anche il sindaco di Sesto San Giovanni, Monica Chittò, ha preso posizione sul tema, venerdì, ribadendo la giustezza dell'idea di usare l'ex Falck per il nuovo polo sanitario, il cui progetto (di Renzo Piano) è stato presentato nel dicembre 2012.
"MEGLIO NON FARLA" - Roberto Biscardini, consigliere comunale di Milano del Pd (indipendente socialista), lancia una provocazione: "La cosa più semplice - dice - a fronte di tanti litiganti è non fare la Città della salute né a Milano né a Sesto". Secondo Biscardini, "non serve a nulla ed è persino un errore".