Il robot aspirapolvere imbottito di cocaina e gli orologi pieni di dosi a casa del pusher 'famoso'
Un 40enne arrestato per spaccio. Nascondeva le dosi negli orologi e nell'aspirapolvere
A dicembre era stato fermato dopo essere stato sorpreso a vendere cocaina. Così, quando quegli stessi poliziotti lo hanno visto girare in auto in zona Porta Romana, hanno deciso di tenerlo d'occhio e seguirlo. E alla fine hanno avuto ragione, anche se per trovare la droga c'è voluto qualche sforzo di fantasia in più.
Un uomo di 40 anni, un cittadino marocchino irregolare in Italia e già finito in cella lo scorso anno, è stato arrestato lunedì sera dalla polizia con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A bloccarlo sono stati gli agenti della VI sezione della squadra mobile, guidati da Massimiliano Mazzali, che già a dicembre lo avevano bloccato per lo stesso motivo.
Le strade del pusher - ormai "famoso" per i poliziotti - e degli investigatori si sono incrociate in serata in viale Monte Nero, dove la Mobile stava effettuando dei normali servizi anti spaccio. Appena hanno visto il 40enne, che era a bordo della sua auto, i poliziotti lo hanno immediatamente riconosciuto e hanno deciso di seguirlo. Dopo qualche minuto di osservazione, lo spacciatore è stato fermato ed è stato trovato in possesso di due dosi di cocaina, circa 60 euro in contanti e un mazzo di chiavi, che aprivano un appartamento di via Clusone, poco distante.
Inizialmente l'abitazione è risultata pulita, ma gli agenti non si sono arresi e hanno controllato minuziosamente tutta la casa, riuscendo poi a trovare quello che cercavano. Da un robottino aspirapolvere automatico, infatti, sono saltati fuori 77 grammi di cocaina divisi in quattro involucri, mentre nelle casse di quattro orologi - svuotate di tutti gli ingranaggi - erano state nascoste 25 palline di "coca", per un peso di 13 grammi.
Nella tasca di un giubbotto nell'armadio, i poliziotti hanno poi trovato 2.650 euro in contanti, che sono stati sequestrati insieme alla droga. Per l'uomo, che fino a febbraio era stato sottoposto all'obbligo di firma, si sono invece aperte un'altra volta le porte del carcere.
Foto - Droga e soldi sequestrati all'uomo