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Cronaca

Graffiti, il Comune parte civile nel processo contro un writer

Il Comune di Milano ha deciso di costituirsi parte civile nel processo contro un writer, accusato di aver imbrattato un edificio di Piazza San Babila. “I graffiti sono diventati un'emergenza”

Il Comune di Milano ha deciso di costituirsi parte civile nel processo contro un writer, accusato di aver imbrattato un edificio di Piazza San Babila. La pubblica amministrazione, per giustificare la decisione, ha citato l’americana “teoria della finestra rotta”: “se in un quartiere tranquillo e ordinato improvvisamente viene rotto il vetro di una finestra e nessuno lo ripara (...), il senso di impunità si accresce”.

Si legge nelle carte che il Comune è “danneggiato nella veste di ente responsabile, leso immediatamente e direttamente nelle proprie finalità statutarie concretamente realizzate avendo investito ingenti risorse per prevenire e contrastare tale tipo di reato e limitarne le conseguenze sul decoro della città”.

Per quanto riguarda i graffiti “sono diventati un'emergenza per le maggiori città del mondo da valutare altresì alla luce delle più recenti teorie che considerano il degrado come una delle cause del proliferare del crimine”.

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