Condannata per "associazione mafiosa" Cinzia Mangano
E' la figlia di Vittorio, lo "stalliere di Arcore"
L'accusa era di gestire una rete di cooperative e servizi che, secondo gli investigatori, riciclavano denaro illecito per aiutare i latitanti e le famiglie degli arrestati.
Una sorta di 'succursale' di mafia a Milano, attiva dagli anni Novanta. Con contatti anche con Domenico Zambetti, l'assessore alla Casa del Pirellone, accusato di "voti di scambio" e presunti legami con la 'ndrangheta.
Cinzia Mangano, figlia del boss Vittorio - lo `stalliere´ di Arcore - è stata condannata con rito abbreviato a Milano a sei anni e quattro mesi di reclusione per associazione a delinquere. Con lei sono state condannate a pene fino a otto anni altre cinque persone.
Il giudice ha ritenuto che a loro carico non fosse configurabile l’associazione a delinquere di stampo mafioso, ma solo l’associazione semplice. L’arresto con altre 7 persone Cinzia Mangano era stata arrestata con altre 7 persone nel settembre del 2013.