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Cronaca

Aggressioni con l'acido: condanna a 23 anni per Alexander Boettcher

La decisione del tribunale di Milano

Alexander Boettcher, imputato per associazione a delinquere e lesioni per una serie di aggressioni con l'acido insieme all'ex fidanzata Martina Levato (già condannata a 16 anni insieme al complice Andrea Magnani, 9 anni), è stato condannato a 23 anni di carcere dai giudici di Milano, mercoledì sera.

L'accusa è quella di aver sfregiato con con l'acido lo studente Stefano Savi nel novembre 2014 e di aver cercato di fare la stessa cosa con il fotografo Giuliano Carparelli poco tempo dopo. 

Boettcher, con la sua difesa, si era sempre dichiarato "innocente". "Non ci sono prove di una sua responsabilità", hanno ribadito gli avvocati che lo difendono, Michele Andreano e Giovanni Flora. "Di certo - hanno detto in aula - è una personalità disturbata, ma non c'è alcuna prova della partecipazione dell'imputato a un'associazione a delinquere". 

Carparelli avrà come risarcimento 50mila euro. Per Savi è stata disposta una provvisionale di oltre un milione di euro, oltre a 60mila per i parenti. Ma si andrà in causa civile. Il pm Marcello Musso aveva chiesto una condanna a 26 anni. Era stato definito un "viziato sadico". 

La vittima, Savi, dopo la lettura della sentenza, si è detto soddisfatto ma non felice: "Giustizia è stata fatta, ma felice lo sarò solamente quando recupererò la vista". 

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