Maxi frode contabile, 21 di British Telecom a processo a Milano: una condanna
Una persona è stata condannata a un anno di reclusione, con pena sospesa, per falso in bilancio
Una condanna e 21 rinvii a giudizio. È quanto ha deciso il giudice per l'udienza preliminare di Milano per la vicenda con al centro Bt Italia, la controllata di British Telecom.
Una persona è stata condannata, con rito abbreviato, ad un anno di reclusione (con pensa sospesa) per falso in bilancio. Escono invece dal procedimento l'ex ad Gianluca Cimini, morto la scorsa estate, e l'ex presidente di Bt Italia, Luis Satorre Alvarez, per prescrizione. Il dibattimento è stato fissato per il 26 gennaio.
Tra le diverse accuse a cui dovranno rispondere gli imputati, quelle di frode in pubbliche forniture e di falsità nelle relazioni o nelle comunicazione dei responsabili della revisione legale. L’inchiesta, condotta dai pm milanesi Silvia Bonardi e Monia Di Marco, riguarda una serie di operazioni contabili fittizie che sarebbero state realizzate tra il 2013 e il 2016 per gonfiare ricavi e utili di Bt Italia e soprattutto per occultare oltre 287 milioni di perdite.
Lo scandalo, nell’autunno 2016, aveva spinto la capogruppo ad allontanare i vertici della divisione italiana e a tagliare le previsioni di utili e ricavi, a causa di un ammanco di 530 milioni di sterline. Fu lo stesso ceo di Britisch Telecom, Gavin Patterson, a denunciare le presunte irregolarità contabili nella divisione italiana, facendo così scattare le indagini della procura di Milano nei confronti di ex manager e dirigenti di Bt Italia.