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Cronaca Corsica / Viale Campania

Condannato per scontri sulla Tav, invitato al suo ex liceo: è polemica

Doveva parlare a un incontro sull'orientamento universitario ma poi è stata organizzata anche un'assemblea sul movimento No Tav. Che il preside inizialmente ha cercato d'impedire

Polemica al liceo scientifico Pascal di viale Campania: durante l'autogestione è stato invitato a parlare Stefano Latino, 21enne ex studente dell'istituto, figlio di Claudio Latino (condannato per le nuove Br) ma, soprattutto, appena condannato (in primo grado, nel gennaio 2015) per gli scontri del 2011 in val di Susa, durante le manifestazioni contro l'alta velocità (qui il video).

Il preside, Domenico Squillace, si è infuriato. Ha spiegato di avere autorizzato un incontro con ex studenti, ma per parlare di orientamento universitario. E invece, a quanto pare, l'argomento dell'incontro sarebbe stato proprio il movimento No Tav. Dalle parole ai fatti: il preside - che si trovava fisicamente al liceo Donatelli, visto che i due istituti sono fusi - ha telefonato ad alcuni docenti che, a loro volta, hanno provato a interrompere l'assemblea. Ne è nata una discussione (non accesissima). Alla fine l'assemblea è proseguita fino alla fine, anche per non alimentare inutili tensioni.

Un successivo comunicato del collettivo scolastico, pubblicato su Facebook, ha chiarito che Stefano Latino doveva effettivamente parlare a un incontro sull'orientamento ma, all'ultimo momento, si è deciso di organizzare un altro incontro proprio sul tema della Tav, tema a lui congeniale. "Ci sembra incoerente promuovere la libertà di espressione solamente a parole e non permetterla nei fatti", si legge nella nota: "Essendo l'autogestione un momento di libera informazione e espressione, riteniamo che gli studenti possano scegliere gli argomenti da approfondire e i referenti in grado di farlo".

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