Lombardia Film Commission: condannati i contabili della Lega
Il gup del tribunale di Milano ha comminato pene più severe di quelle chieste dal Pm
Sono stati condannati gli ex revisori contabili della Lega in Parlamento: al termine del processo con rito abbreviato sull’affare Lombardia Film Commission il gup di Milano ha comminato 5 anni di reclusione (la richiesta era 4 anni e 8 mesi) a Andrea Di Rubba e 4 anni e 4 mesi (la richiesta era di 4 anni) a Andrea Manzoni. Entrambi erano a processo con le accuse peculato e turbata libertà di scelta del contraente.
La decisione arriva al termine del processo scattato dopo l'indagine sulla compravendita della sede della Fondazione Lombardia Film commission, ente partecipato da Regione e Comune di Milano. Nella vicenda della compravendita del capannone di Cormano, perfezionata a dicembre 2017, i due - ai domiciliari dal settembre scorso e non presenti alla lettura della sentenza - avrebbero drenato 800 mila euro di fondi pubblici.
Il gup Guido Salvini ha riconosciuto un risarcimento di 150 mila euro a Fondazione Lombardia Film commission (la richiesta era 1,7 milioni) e di 25 mila euro al Comune di Milano (la richiesta era 117 mila) che si sono costituiti parti civili nel processo contro i due revisori contabili. Si tratta di un risarcimento "da liquidarsi in separato giudizio con l'assegnazione di una provvisionale provvisoriamente esecutiva". Il tribunale, inoltre, ha disposto la confisca delle villette 'Bouganville' e 'Tigli' a Desenzano del Garda intestate alla società Partecipazioni. Le motivazioni della sentenza saranno rese note tra 90 giorni.
L'avvocato: "Faremo ricorso"
"Voglio esprimere il mio massimo dissenso per la sentenza" nei suoi contenuti ma "il massimo rispetto per l'autorità giudiziaria", ha commentato l'avvocato Piermaria Corso, legale di Manzoni e Di Rubba che ha annunciato il ricorso contro la decisione del tribunale.
La Lega: "Dimostreranno la loro innocenza"
"Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, come tutti i cittadini, sono innocenti sino alla sentenza definitiva: siamo sicuri che avranno modo di dimostrare la propria estraneità ai fatti loro contestati". Così fonti interne al Carroccio hanno commentato la condanna dei due revisori contabili della Lega.