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Cronaca

Clan Mangano, maxi confisca: più di 100 immobili e 38 conti correnti

La confisca segue l'analogo sequestro, a carico di due fratelli considerati i "commercialisti" di fiducia del clan

E' relativa alle indagini sul "clan" Mangano la maxi operazione di confisca di beni mobili e immobili avvenuta nella mattinata di lunedì 11 gennaio da parte dei carabinieri di Milano e della guardia di finanza di Crema, su delega della Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Milano. Due i destinatari della confisca patrimoniale: i fratelli Rocco e Domenico Cristodaro, già indagati a piede libero per associazione a delinquere di stampo mafioso e false fatturazioni, in quanto commercialisti di fiducia (secondo gli inquirenti) di Giuseppe Porto.

Stando alle indagini, i due fratelli sono stati i materiali ideatori del sistema di cooperative create ad hoc e poi liquidate per sfuggire ai controlli fiscali.

La maggior parte dei beni era già stata sequestrata nel luglio del 2014, ora si tratta di confisca irrevocabile, ovvero esproprio a favore dello Stato. Riguarda 124 immobili, due autovetture e 38 rapporti finanziari. In aggiunta, il tribunale di Milano (pm Fabio Roia) ha disposto, per Rocco Cristodaro, la sorveglianza speciale con obbligo di dimora per tre anni e sei mesi.

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