Contestazioni e proteste fuori dal Pirellone per il vertice politico Salvini-Di Maio
Nel pomeriggio di sabato
"Reddito per tutti. Razzismo per nessuno". Questo lo slogan che sabato pomeriggio campeggiava su alcuni striscioni esposti da alcuni esponenti dei centri sociali e manifestanti che, sotto il Pirellone, hanno contestato Matteo Salvini e Luigi Di Maio, a Milano per un incontro destinato alla stesura del "Contratto di governo".
I manifestanti, qualche decina in tutto, hanno esposto alcuni striscioni e cartelli raffiguranti le sagome di Salvini, Di Maio, Berlusconi e Renzi e, tra i cori, è stato esploso qualche fumogeno. A tenere i partecipanti al blitz a distanza ci ha pensato un cordone di agenti della polizia di Stato in tenuta anti-sommossa.
Vertice al Pirellone
L'incontro Lega-Movimento Cinque Stelle ha preso il via a Milano nel pomeriggio di sabato. Presenti Luigi Di Maio (arrivato in ritardo rispetto all'orario condordato di avvio) e Matteo Salvini. Intanto avevano già preso avvio i tavoli tecnici con gli esponenti dei due schieramenti, tra cui il fedelissimo di Di Maio, Alfonso Bonafede e il responsabile economico della Lega, Claudio Borghi. All'incontro al Pirellone sono presenti il deputato m5s Alfonso Bonafede, Stefano Buffagni, Vincenzo Spadafora e Laura Castelli e l'ex candidato governatore M5S alle recenti elezioni lombarde Dario Violi, l'unico che rilascia dichiarazioni: "Verrà istituito un tavolo tecnico alla fine si troverà un accordo". Presenti anche il vicesegretario leghista Giancarlo Giorgetti, Gianmarco Centinaio, capogruppo al Senato per il Carroccio.