
Profughi a Milano - Foto repertorio
Allerta terrorismo a Milano, via ai controlli sui profughi: identificazione e fotosegnalamento
Dopo l'allarme del Copasir - "C'è il rischio che militanti dell'Isis possano fuggire via mare" -, il prefetto di Milano ha dato il via a controlli speciali sui profughi in città. Tutti i dettagli
Nuovo scenario al di là del Mediterraneo. Nuovi controlli in città. Dopo l’allarme lanciato dal comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, che qualche giorno fa ha evidenziato il rischio che con la sconfitta dell’Isis in Libia “militanti possano fuggire via mare”, il prefetto di Milano Alessandro Marangoni ha deciso di dare il via a controlli a campione sui profughi che stazionano a Milano.
Nel mirino di carabinieri, polizia e polizia locale finiranno soprattutto gli uomini e le donne che arrivano nel capoluogo “volontariamente” e che quindi potenzialmente hanno evitato i controlli nelle città d’arrivo.
Le verifiche delle forze dell’ordine si concentreranno soprattutto nei prezzi della stazione centrale - da tempo ormai piazza Duca D’Aosta è una sorta di centro d’accoglienza a cielo aperto - e nell’hub di via Sammartini, sempre più al collasso dopo l’ennesima - e solita - emergenza sbarchi.
Carabinieri, poliziotti e agenti della locale porteranno avanti controlli a campione, identificando i profughi e procedendo al fotosegnalamento. L’obiettivo è non avere a Milano, la città che ospita più migranti in tutta Italia, veri e propri “fantasmi” sconosciuti alle forze dell’ordine.