Coronavirus, le università agli studenti di ritorno dalla Cina: «State a casa 2 settimane»
Intanto crollano i turisti cinesi a Milano: gli effetti si fanno sentire su bar, negozi, ristoranti e alberghi
La Camera di commercio ha avvertito del pericolo che gli imprenditori cinesi (più di 5.500 a Milano) possano subire un contraccolpo da una eventuale "psicosi" da Coronavirus. Ma i dati dicono che i contraccolpi sono già in atto. Innanzitutto sul fronte turistico: secondo la Confcommercio, che ha "l'occhio vigile" su bar, ristoranti, alberghi e negozi, il turismo cinese a Milano (che ha un trend di sempre maggiore rilevanza: ultimamente porta fatturati per 300 milioni di euro al mese) sarebbe al 40% in meno rispetto al periodo immediatamente precedente all'esplosione del virus.
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Alcuni degli enti che stanno agendo in maniera preventiva sono le università. La Cattolica raccomanda, per esempio, a coloro che sono da poco rientrati dalla Cina di attenersi alle linee guida, tra cui non frequentare luoghi affollati per 14 giorni e ovviamente contattare il medico in caso di febbre o altri sintomi influenzali. Il Conservatorio di Como ha lanciato lo stesso invito attraverso il proprio sito web. I Conservatori sono particolarmente sensibili alla questione perché sono tanti gli studenti asiatici che vengono a studiare musica in Italia, e non dimentichiamo che il 25 gennaio era capodanno cinese, per cui non pochi sono rientrati in patria per i festeggiamenti.
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Studente sta bene ma lo stesso in "quarantena"
All'Università di Pavia è accaduto un caso un po' particolare. Uno studente è arivato da Wuhan, la città focolaio del Coronavirus, lunedì: il suo tutor gli ha fatto fare alcune analisi al San Matteo, l'ospedale cittadino, e tutto era nella norma: il ragazzo non aveva l'influenza. Ma ugualmente l'ateneo gli ha chiesto di restare a casa, a Milano, per i canonici 14 giorni, durante i quali l'università lo aggiornerà con materiali appositi sul corso che sta seguendo. Una misura precauzionale che il rettore Francesco Svelto definisce di buon senso.