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Cronaca Opera

Doppio stipendio e multe cancellate: nuove accuse per l'ex sindaco di Opera

Depositata la chiusura delle indagini da parte dei pm. Nuovi indagati: tra loro, due ex comandanti della polizia locale di Opera

Per diversi mesi percepiva sia l'indennità piena di sindaco sia lo stipendio di direttore dei servizi amministrativi dell'Istituto Cavalieri di Milano, in via Olona (zona San Vittore). Il primo cittadino di Opera (attualmente non più in carica), Antonino Nucera, già arrestato l'8 aprile 2020 dai carabinieri nell'ambito dell'operazione Feudum, aveva il 'doppio compenso': si era fatto firmare dal dirigente dell'istituto il modulo di richiesta dell'aspettativa non retribuita. Modulo che era arrivato al Comune di Opera (in modo da consentire l'indennità piena di sindaco) ma non alla Ragioneria dello Stato (e questo faceva sì che percepisse ancora lo stipendio di dirigente scolastico). Il danno erariale stimato è di quasi sessantamila euro.

Gli investigatori se ne sono accorti andando dal preside per chiedere conferma che Nucera fosse in aspettativa e ricevendo una risposta vaga. Perché Nucera, di fatto, ogni tanto andava ancora al Cavalieri a compiere le sue funzioni. Il suo "feudo" (di qui il nome dell'operazione) era però nell'hinterland sud di Milano, tra Opera, Locate Triulzi e il territorio circostante. Rispetto a quanto già emerso ad aprile 2020, si sono aggiunte altre risultanze e, soprattutto altri indagati. I pm Silvia Bonardi Stefano Civardi, della Direzione distrettuale antimafia, hanno ora depositato la chiusura delle indagini. 

E' emerso in particolare il ruolo continuativo della Marino Costruzioni negli appalti sui lavori pubblici ad Opera e dintorni, fin da quando Nucera era ancora assessore alla partita. L'unico caso in cui i pubblici ministeri hanno contestato la turbativa d'asta riguarda il campo da calcio, che peraltro non ha a che fare con quel costruttore, ma per gli investigatori molti lavori ad Opera sono "opachi". Come la ristrutturazione delle scuole o l'approvvigionamento degli scanner. In alcuni casi, la Marino riceveva un subappalto dal vincitore, forse per non destare troppi sospetti anche sul piano politico.

Un 'colpo di fortuna' per gli investigatori è stato certamente quello d'avere intercettato la ristrutturazione gratuita dell'appartamento di San Donato Milanese durante le indagini. La 'prova' che vi fosse una corruzione in atto. Numerosi, come detto, i lavori pubblici contestati. Per alcuni di loro, il reato ipotizzato dai pm è la frode in pubbliche forniture, per l'esecuzione non rispondente a quanto dichiarato nella gara d'appalto.

Rifiuti in imprese agricole

Disinvolto anche l'uso dei materiali di scarto come il fresato d'asfalto finito, insieme ad altri rifiuti (non pericolosi per la salute, a quanto pare), nel cantiere della passerella ciclopedonale sulla strada della Valtidone e anche in alcune cascine del territorio, pare (e ci si augura) per lavori di asfaltatura. A tre imprenditori agricoli viene contestato, per questo, il reato (minore) di gestione di rifiuti non autorizzata. Quanto alla passerella, il cantiere nel frattempo è stato dissequestrato ed è a disposizione della stazione appaltante: Locate District, che ha realizzato l'outlet Scalo Milano tra Opera e Locate Triulzi.

La 'potenza' del sindaco emerge anche in fatti apparentemente di poco conto. Come le due multe (una per divieto di sosta a Milano, comminata dalla polizia locale meneghina, l'altra per eccesso di velocità sulla Valtidone, elevata dalla polizia della Città metropolitana) prese mentre Nucera guidava un'auto intestata alla polizia locale di Opera. In entrambi i casi, coloro che in quel momento erano comandanti (Valerio Azzolini e Giuseppe Pregevole) hanno falsamente dichiarato che la vettura era in servizio di polizia giudiziaria e si sono fatti togliere le contravvenzioni. Ora i due rispondono di falso.

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