Indignati, migliaia al corteo verso Piazza Affari
Slogan contro il governo Monti e la Tav in Val Susa. Presenti alcuni leader dei sindacati e della sinistra radicale. In mattinata fermato un pullman proveniente da Napoli
Nella tarda mattinata un pullman in arrivo da Napoli è stato fermato dalle forze dell'ordine per un controllo a Melegnano. Secondo alcune fonti sarebbe stato anche deferito un manifestante.
Verso le 15 è poi partito il corteo, chiamato "Occupyamo Piazza Affari", aperto da un camion che diffonde musica e dallo striscione che riporta lo slogan "I nostri diritti contro i loro affari". Ad aprire la manifestazione esponenti dei sindacati (Giorgio Cremaschi della Cgil e Piergiorgio Tiboni della Cub) e della sinistra radicale (Marco Ferrando del Partito comunista dei lavoratori). Ma anche esponenti di Sinistra e libertà, di altri sindacati e del movimento No Tav.
LA CRONACA (DI A. GEMME)
Tra gli slogan, i più gettonati quelli contro il governo Monti e il presidente Napolitano. In particolare viene contestata la riforma delle pensioni e quella del mercato del lavoro. Una dedica speciale ai militanti No Tav della Val Susa ("I popoli della Val Susa").
Tre banche sono state lievemente danneggiate: in corso di Porta Romana l'Unicredit (dove un gruppo di manifestanti ha lanciato fumogeni contro la vetrina e incollato due assi di legno) e la Bnl (con l'entrata in parte 'murata' di cemento e mattoni). E poi spray e uova presso la filiale di Cariparma di via Molino delle Armi. In via Torino è stato srotolato uno striscione con scritto "Voi il debito, noi la rivolta".
In piazza Cordusio, dopo la fine del corteo, è stata infine "colpita" la sede di Unicredit, sulle cui vetrine sono state incollate due maxi-banconote e sparsi alcuni detriti davanti all'entrata. A quel punto alcuni carabinieri in assetto antisommossa si sono posti nelle vicinanze. Non c'è stato, comunque, alcun contatto.