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Cronaca Castello / Largo Cairoli

Gli studenti di Milano sono di nuovo in piazza

Altra manifestazione dopo quella di venerdì scorso: "Per il nostro presente e il nostro futuro"

Ancora una volta in strada. Ancora una volta a far sentire la loro voce. Non si ferma l'onda di protesta degli studenti di Milano, che oggi, venerdì 18 febbraio, sono scesi di nuovo in piazza sotto la Madonnina "per il nostro presente e il nostro futuro". Dopo la manifestazione di venerdì scorso - al grido di "La vostra normalità ci sta stretta" - e dopo le occupazioni degli ultimi giorni - dal Bottoni al Parini, passando per il Carducci, il Vittorio Veneto e il Beccaria -, ragazze e ragazzi hanno deciso di dare vita a un nuovo appuntamento per sottolineare che "abbiamo bisogno di una scuola diversa, ora". 

Come una settimana fa, i motivi della rabbia sono gli stessi: la morte di un altro studente durante l'alternanza scuola lavoro - il 16enne Giuseppe Lenoci che ha perso la vita in un incidente ad Ancona - e il ritorno della seconda prova per l'esame di maturità.

Gli studenti bloccano il traffico in Porta Venezia: VIDEO

Uova e vernice contro le banche

Gli studenti si sono ritrovati verso le 9 in Cairoli, pronti a partire in corteo con in testa lo striscione "contro questo modello di scuola". In migliaia hanno sfilato verso piazza Fontana. Dal serpentone - monitorato costantemente dalle forze dell'ordine - sono state lanciate uova contro le banche, le cui vetrate sono state imbrattate anche con della vernice. 

Alcuni manifestanti si sono staccati dal percorso e hanno lasciato la scritta "make school, not war" tracciata con lo spray rosso in diversi punti del centro. Poco dopo le 13, invece, una ventina di ragazzi si è seduta per terra sulle strisce pedoli tra corso Buenos Aires e Porta Venezia, bloccando il traffico. 

I giovani hanno spiegato di desiderare "una scuola radicalmente diversa, che ci insegni ad analizzare il mondo per poterlo cambiare totalmente". Da qui la scelta di protestare "contro il modello dell'alternanza scuola lavoro, contro il reinserimento della seconda prova scritta", oltre che "per pretendere che tutti i soldi che ogni anno vengono spesi per la guerra e i combustibili fossili vengano invece spesi per la scuola, per garantirci un presente e un futuro".

Protesta degli studenti a Milano - © Mannu

I motivi della protesta

"Dopo la morte di Lorenzo Parelli durante il suo ultimo giorno di alternanza scuola lavoro siamo scesi in piazza esprimendo rabbia e voglia di cambiare le cose, perchè la morte di uno studente è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso", hanno ricordato i ragazzi facendo riferimento al 18enne deceduto in provincia di Udine mentre lavorava in una fabbrica. "Vogliono inserirci in un mondo lavorativo fatto di precarietà e sfruttamento, dove se va bene, dopo anni di stage non retribuiti, avremo un contratto a tempo determinato e sottopagato o lavoreremo in nero, senza diritti e senza sicurezze", lo sfogo dei ragazzi affidato a una nota firmata dal coordinamento dei collettivi studenteschi. 

"Un mondo concretamente senza futuro e non stiamo esagerando, perchè il pianeta sta bruciando e la scuola non affronta neanche lontanamente il tema della crisi ecologica, lasciando la materia a multinazionali che devastano ecosistemi in tutto il mondo. E per farlo si beccano pure i soldi. Allo stesso modo - hanno concluso - non ci insegnano educazione sessuale, normalizzando così il patriarcato e una realtà fatta di molestie e violenza psicologica e fisica.

Proprio per la manifestazione prevista in centro a Milano, venerdì mattina Atm ha fatto sapere che saranno modificate le linee 50, 54, 57, 61 e 73 dei bus e le linee 1, 2, 3, 4, 12, 14, 15, 16, 19, 24 e 27 dei tram. 

Video | La rabbia degli studenti in corteo

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