"Chiudete il lager di Milano": il presidio anti Cpr
Nella mattinata di venerdì 16 dicembre un gruppo di manifestanti ha protestato contro le condizioni in cui vengono detenuti i migranti nel centro di via Corelli
Chiudere il "lager di Milano". Questa la richiesta al centro del presidio che si è tenuto nella mattinata di venerdì 16 dicembre nelle adiacenze del Centro per il rimpatrio di via Corelli (ai presenti è stato vietato di rimanere davanti alla struttura).
"All'interno del Cpr si consumano violenze e abusi a cui l'amministrazione locale risponde con un intollerabile silenzio che smentisce la narrazione della Milano accogliente e manifesta tutti i limiti dell'approccio emergenziale alle fragilità", ha detto al megafono Giulia, una degli attivisti presenti.
Il presidio, come scrivono i suoi ideatori, è stato organizzato "con l'intento di rompere la coltre di silenzio e indifferenza che nasconde i Centri di permanenza per il rimpatrio e tutto ciò che rappresentano, e raccontare il percorso che ha portato al lancio della mobilitazione". Domenica 18 dicembre, infatti, dalle 14.30, in piazza Duca D'Aosta si terrà la manifestazione intitolata 'Sconfiniamo, contro le politiche razziste e repressive.
L'iniziativa, che si svolgerà in occasione della 'AbolishFrontex week' e della Giornata internazionale delle persone migranti, vede aderire una vasta rete di realtà come Mai più Lager - No ai Cpr, Naga, Milano antifascista antirazzista meticcia e solidale e Memoria antifascista.
"I Cpr - continua la nota degli organizzatori - sono la degenerazione più evidente di una impostazione complessiva, disumanizzante ed ingiusta, che le politiche nazionali ed europee adottano in materia di immigrazione, tanto respingenti e violente quanto miopi, anacronistiche e criminogene".