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Cronaca Cornaredo

Cristian Provvisionato è libero: era in carcere in Mauritania dall'estate 2015

L'uomo era stato incarcerato per truffa, poi commutata in attentato alla sicurezza dello Stato. Ma i contorni della vicenda sono poco chiari: di fatto venne incastrato

E' stato liberato Cristian Provvisionato, 43enne di Cornaredo in carcere in Mauritania, a Nouakchott, dal primo settembre 2015. L'annuncio è arrivato dal sottosegretario agli esteri Enzo Amendola via Twitter. L'uomo era stato arrestato per una presunta truffa da un milione e mezzo di euro ai danni del governo, ad opera di alcune aziende straniere con cui collaborava anche un'impresa di Milano. Ma le accuse nei confronti di Provvisionato sono subito apparse poco chiare. 

L'uomo si era dichiarato estraneo ai fatti e soprattutto completamente all'oscuro della vicenda, che riguarda l'acquisto di software spia da parte del governo africano. Provvisionato, al momento dell'arresto, si trovava in Mauritania da sole due settimane e lavorava in sostituzione di altri. Contro di lui non sono state formalizzate accuse specifiche e precise, e le indagini, per legge, possono durare fino a tre anni. Nel frattempo, tra l'altro, l'accusa per il milanese è mutata in attentato alla sicurezza dello Stato: un'accusa che può valere anche la pena di morte in Mauritania.

I familiari si sono mobilitati per indurre alla liberazione che, finalmente, è avvenuta. La madre in particolare, che comunque ha sempre potuto comunicare con Cristian durante i venti mesi di detenzione, si è recata a Roma a piedi per far porre attenzione sul caso. E il ministro degli esteri Angelino Alfano ha confermato che Provvisionato sta rientrando in Italia, ringraziando le autorità della Mauritania. Lui, intanto, aveva iniziato uno sciopero della fame.

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