Nella giornata di domenica 31 dicembre è morto Daniele Redaelli, aveva 65 anni e da oltre quaranta aveva dedicato la sua vita alla Gazzetta dello Sport. "Un maestro umile e inimitabile", ha titolato la Rosea in un articolo firmato da Luigi Garlando, giornalista e scrittore che si è formato nella redazione degli Sport Vari che Redaelli dirigeva.

Oltre quattro decenni alla Gazzetta, moltissimi spesi in redazione perché Daniele aveva "bisogno di sentirsi il giornale addosso, di vestire la redazione come un abito, di lavorare al centro di una piazza nel giorno di mercato e di avere a che fare con i pezzi degli altri. La redazione era il suo habitat naturale, il branco dei colleghi la sua gioia", si legge nell'artico di Garlando.

A interrompere la vita di Redaelli è stato un cancro. Non sono serviti a nulla, purtroppo, i cicli di chemio iniziati qualche settimana fa. Il funerale sarà celebrato a Sesto San Giovanni presso la Basilica Santo Stefano, mercoledì 3 gennaio alle ore 10. La camera ardente sarà aperta martedì 2 gennaio, dalle 8.30 alle 16 all’Ospedale di Vimercate.