Darsena zeppa di rifiuti e alghe: il triste spettacolo dell'inciviltà
Parte dell'acqua del «Porto di Milano» è ricoperto da bottiglie di plastica, vetro e sacchetti. Il Comune, insieme al Consorzio di Bonifica, sta cercando di tamponare la situazione; ma contro l'inciviltà si può fare poco
Una parte della Darsena di Milano si è trasformata in questi giorni in una distesa colma di rifiuti. Nello specchio d'acqua a ridosso di piazzale Antonio Cantore, infatti, fanno capolino bottiglie di plastica, vetro e sacchetti, oltre a uno spesso strato composto da alghe e mucillaggine.
Turisti e residenti passano, gettano uno sguardo e lanciano commenti amari. Una situazione anomala che - almeno in queste proporzioni - non si era mai verificata prima. Circostanza probabilmente causata anche dall'abbassamento del livello dell'acqua, dato che dal 12 settembre il Consorzio Est Ticino-Villoresi (ente che regola i Navigli) ha chiuso i rubinetti del Naviglio per la consueta asciutta invernale.
«Quotidianamente il porto viene pulito da alghe e oggetti in galleggiamento — precisano da Palazzo Marino —. Con diversa periodicità gli altri interventi, come il taglio delle erbe acquatiche trascinate dalla corrente e raccolte dalle griglie». La pulizia completa del fondale, invece, viene eseguita una volta l'anno: quando la Darsena è in secca.
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