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Cronaca Darsena

Assalto al gazebo del M5S a Milano: chi sono gli 8 No vax denunciati

L'aggressione durante la serata di sabato. Le immagini dell'assalto

Otto persone sono state identificate dalla polizia di Stato dopo l'assalto al gazebo del Movimento 5 Stelle a Milano. Sono tutti cittadini italiani e saranno deferiti all'autorità giudiziaria per la manifestazione che si è svolta sabato a Milano contro l'obbligo vaccinale e il green pass.

Lungo il tragitto percorso da piazza Fontana alla stazione FS Porta Genova, un esiguo numero di manifestanti al centro del corteo, incrociato un gazebo di propaganda politica del M5S. Il gruppo ha prima intrapreso un confronto verbale con le persone presenti e, poi, rovesciato il banchetto e la relativa copertura.

Il video choc dell'assalto insensato

Un uomo di 46, con precedenti di polizia - per furto, danneggiamento, rissa, inosservanza dei provvedimenti dell'autorità e violazione al Foglio di via, porto d'armi e oggetti atti a offendere, ingiuria, reati al codice della strada per investimento e guida sotto l'influenza di alcool, destinatario nel 2009 del Foglio di via dal comune di Lecco per un anno - e una donna di 34 anni sono stati denunciati dai poliziotti della Digos della questura milanese per il danneggiamento al gazebo e, ex articolo 294 del codice penale, per attentati contro i diritti politici dei cittadini.

I poliziotti stessi, in servizio in abiti civili e presenti nelle vicinanze del gazebo, sono tempestivamente intervenuti per ripristinare l'ordine ed evitare ulteriori conseguenze. Altri sei uomini, di età compresa tra i 50 e i 62 anni, in base all'articolo 18 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, saranno denunciati dalla Digos, invece, in quanto hanno palesemente assunto il ruolo di promotori della manifestazione che, come avvenuto nei sabati precedenti, ha avuto luogo senza il necessario preavviso al questore di Milano.

Le reazioni all'assalto dei "No vax"

Tante le reazioni contro l'episodio. La candidata sindaco dei pentastellati a Milano, Layla Pavone, ha denunciato per prima l'accaduto: "Sono costernata e amareggiata per ciò che accaduto, la violenza non è nel dna di Milano. Esprimo profonda vicinanza agli attivisti del MoVimento 5 Stelle vittime di tale inciviltà".

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: "Incivili, questa di sicuro non è democrazia. Gli episodi di sabato a Milano vanno condannati fermamente. Una vera e propria aggressione ai danni degli attivisti del Movimento 5 Stelle che pacificamente in piazza stavano raccogliendo le firme per la presentazione delle liste alle comunali di Milano. Sono stati momenti di tensione e paura, è doveroso che tutte le forze politiche prendano le distante da questa vile aggressione". 

Il candidato sindaco di Milano in Comune e Civica Ambientalista Gabriele Mariani e i consiglieri comunali Patrizia Bedori e Basilio Rizzo hanno scritto una nota di condanna: "La violenza non è mai accettabile, le ragioni si espongono con la dialettica anche animata, mai con la brutalità. Solidarietà a coloro che fra gli attivisti del movimento 5 stelle sono stati assaliti da alcuni elementi provenienti dal corteo no-greenpass".

"Esprimo la solidarietà mia e di tutta Milano agli attivisti del M5S che sono stati aggrediti. Il diritto di manifestazione dei no-vax, di cui, come ho detto più volte, non condivido le tesi, deve coincidere con il loro rispetto nei confronti di chi la pensa diversamente". Lo scrive su Twitter il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dopo l'assalto. Anche Luca Bernardo, candidato sindaco del centrodestra, si esprime in merito: "Ferma condanna alla violenta aggressione perpetrata ieri contro un gazebo elettorale del M5S a Milano. Le opinioni diverse vanno contrastate con rispetto delle regole e della libertà democratica. Totale solidarietà".

Molto dura la segretaria metropolitana del Pd di Milano, Silvia Roggiani. Alcuni dei partecipanti alla manifestazione di Milano contro il green pass "da vigliacchi quali sono hanno pensato di assaltare un gazebo del Movimento 5 Stelle alla Darsena. Un atto violento, incivile e ingiustificabile. Agli attivisti che sono stati assaliti, mentre erano in strada per confrontarsi con le cittadine e i cittadini, tutta la nostra solidarietà. Parlano di dittatura, restrizioni e poi sono responsabili di azioni che nulla hanno a che vedere col vivere civile e democratico. Ci auguriamo davvero di non dover più assistere a scene così indegne", conclude.

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