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Cronaca

Ragazze narcotizzate e abusate: il manager lascerà San Vittore

Antonio Di Fazio ha lasciato il carcere per iniziare un percorso in una clinica

Lascerà San Vittore per iniziare un percorso in una clinica psichiatrica Antonio Di Fazio, manager farmaceutico arrestato a maggio 2021 con l'accusa di aver narcotizzato e violentato una studentessa nel suo appartamento in centro a Milano (successivamente era stato denunciato da altre 5 donne, tra queste anche l'ex moglie).

La decisione dei giudici è arrivata anche con il parere favorevole della procura e tra i motivi c'è anche il "forte legame con il figlio che lo avrebbe fatto desistere dal serio tentativo" di commettere un gesto estremo lo scorso 29 settembre. Agli atti, tuttavia, c'è anche una dichiarazione su carta intestata attraverso la quale lo stesso manager ha smentito la volontà di volersi togliere la vita: "Come già riferito al comando, nego di aver posto in essere un gesto suicidario... Ho detto solo che avevo un umore deflesso che mi portava ad avere una condizione psicologica molto fragile... Probabilmente una frase da me pronunciata al medico è stata male interpretata. Non ho manifestato intenti suicidari".

A influenzare la decisione dei giudici, inoltre, è stato il fatto che Di Fazio avrebbe intrapreso un percorso terapeutico che lo ha "portato a prendere coscienza dell’estrema gravità delle condotte". Per il momento, comunque, Di Fazio è ancora in carcere: è in attesa del braccialetto elettronico necessario per essere trasferito. Il dispositivo, tuttavia, dovrebbe arrivare nella giornata di mercoledì 23 febbraio. 

L'indagine sulla società di Di Fazio

Nel frattempo la Global Farma, la società di Antonio Di Fazio, è stata dichiarata fallita dal tribunale di Milano. La procura, che ha aperto anche un filone d'indagine finanziario-fiscale su Di Fazio, avrebbe accertato la falsità dei bilanci dell'azienda farmaceutica. A gennaio 2021, l'azienda - con un capitale sociale di 500 mila euro - avrebbe dichiarato ricavi per circa 6 milioni, per poi presentare una dichiarazione dei redditi, a luglio, da circa 16 mila euro. Non solo, sul manager è in corso un'indagine più ampia sui suoi interessi economici e su presunti legami con la 'Ndrangheta.

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