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Cronaca

Ragazza diabetica respinta in discoteca, l'esperto: "Lo zucchero è un salvavita"

Lo ha scritto Lorenzo Piemonti, diabetologo del San Raffaele, in una lettera aperta

Succo di fruta e bustine di zucchero sono farmaci salvavita per le persone affette da diabete di tipo 1. È quanto ha affermato Lorenzo Piemonti, diabetologo dell'ospedale San Raffaele di Milano, che nella giornata di venerdì ha scritto una lettera al titolare dell'Old Fashion. La nota discoteca di Milano, infatti, nella serata di mercoledì 8 novembre ha negato l'accesso a una ragazza diabetica che aveva tentato di entrare nel locale con un succo di frutta e tre bustine di zucchero in borsetta. Il motivo? "Un problema di sicurezza", come dichiarato dal locale.

Il caso: la risposta del locale

"Le persone colpite da questa malattia — ha spiegato Piemonti - in ogni istante della loro vita devono regolare gli zuccheri nel sangue utilizzando due cose: l’insulina per abbassarli e lo zucchero per alzarli, a seconda della necessità. Normalmente tutti noi facciamo questa cosa ma in automatico, nel senso che un organo del nostro corpo denominato pancreas lo fa per noi in ogni momento senza chiederci conferme o permessi. Se si è affetti da diabete di tipo 1 questa funzione non è automatica e si deve provvedere dall’esterno a somministrare insulina o zucchero — ha proseguito l'esperto —. È una cosa impegnativa a cui ci si deve educare fin dall’esordio della malattia, cioè spesso in giovanissima età, con una particolare attenzione: uno sbaglio non corretto può condurre alla morte. Questo è il motivo per cui tutti i pazienti con diabete di tipo 1 portano con se, come farmaco salvavita, lo zucchero o un succo di frutta, non solo perché lo raccomanda il medico, ma anche perché dopo aver sofferto di un abbassamento grave dello zucchero del sangue ci si rende conto di quanto possa essere importante averlo a disposizione immediatamente ai primi sintomi".

"Non credo che quanto successo e quanto da Lei dichiarato (per quello che è riportato come virgolettato dalla stampa) sia la conseguenza di una volontà malvagia o vessatoria nei confronti di qualcuno, ma semplicemente la conseguenza di ignoranza — ha proseguito Piemonti —. Siccome l’ignoranza non è da considerarsi un difetto in assoluto ma viceversa è una opportunità importante per aumentare la conoscenza, sarebbe bello riconoscere che forse c’è stato un errore in questa vicenda, scusarsi e magari cogliere l’occasione per sensibilizzare la comunità sull’importanza di questa malattia visto che a breve, il 14 novembre, sarà la Giornata Mondiale del Diabete istituita nel 1991 dall' Organizzazione Mondiale della Sanità. Se viceversa ritiene che quanto successo non meriti questa sua sensibilità — conclude l'esperto —, non si preoccupi ricondurremo il tutto ad uno dei tantissimi casi conseguenza dell’effetto Dunning-Kruger, direi purtroppo endemico in tutte le società moderne".

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