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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Rho / Via Ciro Menotti

Capannoni trasformati in discariche abusive: imprenditore condannato

L'imprenditore è stato condannato dal tribunale di Milano e i capannoni sono stati confiscati

Aveva trasformato alcuni capannoni di Rho in una discarica abusiva in cui i rifiuti venivano accumulati e incendiati (tra cui alcuni indicati come "pericolosi"). Sgomberi e bonifiche mai rispettate e nel luglio 2019 il capannone di via Ciro Menotti 22 era stato posto sequestro preventivo. Nei giorni scorsi è arrivata la parla fine: la condanna firmata dal giudice Marco Tremolada della VII sezione penale del tribunale di Milano. Angelo P., imprenditore rhodense, è stato condannato a 3 anni di reclusione, 20mila euro di ammenda, il pagamento delle spese processuali e il risarcimento di oltre 655mila euro al Comune di Rho oltre alla confisca dei capannoni e di mezzi.

La condanna è arrivata al termine di una lunga indagine portata avanti dagli agenti della polizia locale di Rho guidati dal comandante Antonino Frisone. Gli accertamenti erano scattati in seguito alle segnalazioni di diversi residenti che avevano contattato le forze dell'ordine segnalando un forte degrado nell'area. A niente erano valse una condanna nel 2015 per abbandono illecito di rifiuti e la successiva ordinanza sindacale emessa dal Comune di Rho che ordinava all'imprenditore di provvedere alla rimozione, al recupero e allo smaltimento dei rifiuti depositati nel piazzale di via Boiardo.

"Dopo anni di indagini e verifiche, Paparazzo è stato condannato mettendo così fine ad un lavoro complesso e anche pericoloso a causa delle caratteristiche del soggetto che aveva già precedenti penali – ha spiegato il comandante Antonino Frisone -. Ringrazio per la collaborazione i Carabinieri Forestali e il Commissariato di Polizia di Rho-Pero. Il risultato è stato raggiunto grazie al coraggio e alla tenacia deli nostri agenti in particolare da Nunziatina Ricciardo e prima da Franco Gardelli".

“Sono molto soddisfatto per la sentenza del tribunale, che riconosce in pieno quanto da noi richiesto grazie al lavoro svolto dalla nostra Polizia Locale – afferma il Sindaco Andrea Orlandi -. L’indagine ha visto in campo la Polizia Locale insieme all’Ufficio Ecologia comunale e alle Forze dell’Ordine, tra cui i Carabinieri Forestali guidati dal Maresciallo Giovanni Pica. Un risultato che parte da lontano grazie alla tenacia del nostro Comando e alle scelte dell'ex sindaco Pietro Romano, nominato da un certo punto in avanti custode del bene. Si chiude con successo un’attività di alta complessità giudiziaria. Spetta ora a noi procedere al recupero dei rifiuti e al loro corretto smaltimento”.

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