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Cronaca

Dolce e Gabbana incontreranno Pisapia. "Non siamo ladroni"

I due stilisti si proclamano innocenti sull'accusa di dichiarazione infedele dei redditi e accettano l'invito di Pisapia a incontrarsi

Domenico Dolce e Stefano Gabbana accettano l'invito del sindaco di Milano Giuliano Pisapia a un incontro per chiudere le polemiche, iniziate per le parole - poi in parte ritrattate - dell'assessore al commercio Franco D'Alfonso ("Non darei spazi agli evasori celebri") e la conseguente serrata di tre giorni dei negozi di Milano. Nella polemica era intervenuto anche Pisapia, affermando che la frase dell'assessore era stata "improvvida" ma che la reazione degli stilisti era stata esagerata. Pisapia aveva poi invitato Dolce e Gabbana a un incontro. Gli stilisti sono stati intervistati da "Corriere" e "Repubblica" mercoledì mattina.

"Non ci rassegniamo a essere crocefissi come ladroni perché non lo siamo", ha spiegato Stefano Gabbana, mentre Domenico Dolce ha affermato che "siamo stufi di essere trattati da evasori". Poi la ricostruzione del caso giudiziario: i due si proclamano innocenti e promettono ricorso per la condanna e la multa (400 milioni da pagare) per dichiarazione infedele dei redditi. "Se sarà confermata la multa, saremo costretti a chiudere", hanno detto.

E sull'incontro col sindaco: "E' lui che ci ha invitati, staremo a sentire cosa ha da dirci".

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