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Cronaca

Ecco Milano senz'auto: tram per bimbi e Formula 1 a pedali

Nella "domenicAspasso" dominata dalle bici tante iniziative particolari, soprattutto in centro. Dove c'era anche il ministro Ornaghi: "Questa Milano è un modello da imitare"

Il 20 novembre a Milano è stata “domenicAspasso”, la seconda senz’auto dell’era-Pisapia, la prima delle quattro pianificate dall’amministrazione (le prossime il 25 marzo, il 15 aprile e il 27 maggio) e non imposte dal superamento del livello di inquinamento. Grande e colorata la partecipazione dei cittadini, almeno in centro città, dove le iniziative – soprattutto di carattere artistico – hanno riempito una domenica fredda ma soleggiata.

I numeri della “domenicAspasso” li ha dati Stefano Boeri, che in mattinata ha visitato Palazzo Reale accompagnato dal nuovo Ministro dei Beni Culturali, il rettore della Cattolica Lorenzo Ornaghi. L’assessore sulla propria pagina Facebook parla di “15000 milanesi” che hanno percorso  “un'unica strada che in 10 minuti porta da via Brera a Piazzetta Reale. Un'isola dell'arte che – sottolinea Boeri - vorremmo sempre pedonale, che nel suo snodarsi incerniera la Pinacoteca di Brera, le Gallerie d'Italia e Palazzo Reale con il Museo del 900”.

Una Milano dove il sindaco Pisapia ha giocato coi bambini in piazza San Fedele, una Milano piaciuta anche al ministro Ornaghi, che l’ha definita “una città fondamentale per la cultura italiana, una città aperta che offre la sua bellezza, molto spesso riposta. Potrebbe essere un modello da imitare e migliorare''. Una domenica di arte, di mezzi pubblici – con biglietto da 1,50 valido per tutto il giorno –, di pattini e di bici.

Domenica a spasso a Milano © Giambertone/MilanoToday

Ma si è visto anche qualcosa di più stravagante: oltre a due tram dedicati ai bambini tra piazza Fontana e Cairoli, davanti al Ferrari store di piazza Liberty sono comparse le Formula 1 a pedali, “un movimento di appassionati nato nel 1986 e che disputa in Lombardia un campionato in circuiti cittadini”, come ci ha spiegato il “pilota” Alberto Serena.

E le auto? Tutte ferme ai box, tranne quelle di chi aveva la deroga e dei soliti furbetti.  Stavolta le multe (salate: 155 euro!) sono state 828, circa le stesse dello scorso blocco domenicale, a fronte però di un minor numero di controlli (3700 a ottobre, 2700 questa volta). Un dato che dimostra – insieme al grande traffico iniziato dopo le 18 – come molti milanesi non riescano ancora a fare a meno della macchina.

Il Comune però si dice soddisfatto e ringrazia i cittadini. Peccato che – viene da dire - alle tantissime iniziative sbocciate nel cuore di Milano non ne siano corrisposte altrettante nelle periferie, dove in domeniche come questa - con negozi chiusi e strade deserte - molti cittadini sono messi di fronte a due sole alternative: “farsi un giro” in centro o rinchiudersi in casa.

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