rotate-mobile
Cronaca Gallaratese / Via Francesco Cilea

Il pusher in 'smart working' (col braccialetto elettronico) che riceveva i clienti a casa: preso

In manette un 39enne. Così continuava a spacciare nonostante fosse ai domiciliari

Una sorta di "smart working", per lui obbligatorio perché era ai domiciliari, con tanto di braccialetto elettronico. Anche se, evidentemente, non era servito a fermarlo. Un uomo di 39 anni, cittadino italiano con precedenti, è stato arrestato mercoledì sera dalla polizia a Milano con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti dopo essere stato sorpreso a vendere droga, "lavorando" comodamente da casa sua. 

A fermarlo sono stati gli agenti della squadra investigativa del commissariato Bonola, che da qualche giorno stavano tenendo d'occhio l'appartamento di via Cilea nel quale vive l'uomo. In poco più di un'ora, tra le 20 e le 21, i poliziotti hanno visto quattro diverse persone raggiungere casa del 39enne, che dopo aver verificato che tutto fosse tranquillo affacciandosi dal balcone, apriva il portone d'ingresso. 

Al quinto "visitatore" - anche lui entrato con lo stesso copione - i poliziotti hanno deciso di intervenire e si sono così presentati nell'abitazione del 39enne, che era ai domiciliari per un cumulo pene con scadenza dicembre 2022. Da casa dell'uomo sono saltati fuori 51,5 grammi di hashish, 31,9 di marijuana, 9,2 di cocaina e un bilancino di precisione. A quel punto, per lui sono scattate nuovamente le manette. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il pusher in 'smart working' (col braccialetto elettronico) che riceveva i clienti a casa: preso

MilanoToday è in caricamento