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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Terremoto Centro Italia, chieste sacche di sangue a Milano: ecco come donare in città

Già inviate quaranta sacche. L'Avis: "La stessa Milano versa in condizioni difficili". I dettagli

La solidarietà parte da Milano direzione Centro Italia, verso Arquata, Amatrice, Pescara sul Tronto, Accumoli: tutti i paesi rasi al suolo dal tremendo terremoto delle 3.32 di martedì notte, che ha lasciato dietro di sé una lunga scia di morte e devastazione. 

Terremoto, i pompieri milanesi ad Amatrice

Nel tardo pomeriggio di mercoledì, infatti, l’azienda regionale emergenza urgenza ha risposto alla richiesta del centro nazionale sangue e ha inviato sul posto quaranta sacche di sangue, necessarie per affrontare l’emergenza. Il bilancio dei morti - che ha ormai superato quota duecento - e dei feriti cresce di ora in ora e per questo la macchina degli aiuti non può fermarsi proprio ora. 

TUTTI I PUNTI IN CUI DONARE SANGUE A MILANO

La direzione sanitaria dell’agenzia regionale segnala “che la stessa città di Milano versa in condizioni davvero difficili, con una grave carenza di sangue generalizzata, soprattutto di unità 0”, con l’Avis meneghina che chiede “a tutti coloro che sono già donatori di presentarsi presso la sede di Lambrate o presso gli ospedali per contribuire alla raccolta sangue”

Le sacche serviranno per permettere a Milano di continuare ad avere le proprie scorte e, nel caso, di rispondere a una nuova richiesta dell’Avis nazionale. “Per chi non fosse già donatore - l’appello dei volontari -, la sede eccezionalmente effettuerà esami e prima donazione già dalla prima presentazione, per far fronte alle necessità di sangue”. 

Non solo sangue, però. La stessa Areu ha messo a disposizione dei soccorsi impegnati sulle zone terremotate sessantasei posti letto di rianimazione e chirurgia presso gli ospedali lombardi, oltre a venti sale operatorie. Da mercoledì mattina, invece, sono già sul posto una equipe medica, due unità cinofile del 118 e diversi uomini dei vigili del fuoco milanesi, tra cui tanti specializzati in ricerche di dispersi tra le macerie. 

Anche la “gente comune”, in questo dramma immane, sta facendo sentire la propria vicinanza alle popolazioni colpite. Un punto raccolta aiuti è stato allestito presso lo stadio comunale di Abbiategrasso: “Da Rieti - spiegano gli organizzatori a MilanoToday - ci indicano come materiale urgente acqua, coperte e vestiti per aiutare le popolazioni che hanno perso tutto”. 

Tante le iniziative dal basso per raccogliere materiali per aiutare le zone terremotate. Ma Palazzo Marino invita a fare attenzione: "Sta circolando un messaggio che invita i cittadini a contattare il centralino della Protezione civile di Milano per offrire beni di prima necessità o essere reclutati come volontari: invitiamo a evitare di prendere in considerazione e diffondere messaggi dalla fonte incerta, pubblicheremo comunicazioni ufficiali il prima possibile".

Tra le iniziative, c'è quella di giovedì, al Parco di Trenno, ci sarà un evento dalle 15.30 alle 18.30, organizzato dalla Pubblica assistenza volontaria, in via Cascina Bellaria: servono coperte e vestiario (anche se il Dipartimento nazionale di Protezione Civile ha ribadito che "non c'è necessita, al momento, di generi alimentari e di indumenti e che il loro invio potrebbe anzi creare problemi di carattere organizzativo"

Anche la Caritas Ambrosiana è in prima linea e ha già dato il via a una raccolta fondi, giunta - per ora - a cinquantamila euro. Una raccolta di beni e indumenti di prima necessità è stata organizzata anche da PausaMi - via Villoresi -, a Cassano Magnago, con l'associazione di rugby, e a Cinisello Balsamo

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