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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Porta Volta / Largo la Foppa

La visita in ospedale, poi la follia: chi è il 31enne che ha cercato di uccidere la donna in centro

L'uomo era già stato fermato ieri sera e aveva trascorso la notte in Questura. La storia

L'ultima notte prima della follia l'ha passata in Questura. È sembrato sereno, tranquillo, anche se poi in mattinata - una volta libero - è diventato sempre più strano, a tratti assente e a tratti aggressivo. Probabilmente un sinistro presagio di quello che avrebbe compiuto poco dopo. 

Era stato già fermato domenica sera dalla polizia il bengalese trentunenne che lunedì mattina ha "accoltellato" con un coccio di bottiglia una signora di sessantaquattro anni in Largo La Foppa, pieno centro di Milano. 

Accoltellata in Largo la Foppa (foto Mt)

Le coltellate in centro 

Tutto è successo pochi minuti dopo mezzogiorno, quando la vittima è stata buttata a terra - non è ancora chiaro se dopo un tentativo di rapina o senza un motivo - e poi colpita più volte con dei fendenti al collo, al braccio e alla spalla dopo essere stata sopraffatta fisicamente dall'aggressore.

A interrompere le "coltellate" è stato un 45enne romano che stava andando in stazione a Garibaldi per prendere un treno e ha atterrato con un calcio il 31enne, che si è poi arreso ed è stato arrestato. 

A soccorrere per primi la donna, invece, sono stati un giovane italiano, una turista polacca, un turista olandese e una 36enne russa, Ola, che da tredici anni vive a Milano. La donna ha tamponato con la sua mano la ferita sulla gola della vittima, che ha perso moltissimo sangue. Visitata sul posto dagli equipaggi di un'ambulanza e un'auto medica, la 64enne è poi stata accompagnata in codice rosso al Niguarda, dove è entrata immediatamente in sala operatoria. Fortunatamente, anche grazie all'intervento dei passanti, martedì mattina la prognosi dovrebbe essere sciolta e lei dovrebbe essere dichiarata fuori pericolo di vita. 

Video | La donna che ha soccorso per prima la vittima

La lite e la notte in Questura

La folle mattinata del 31enne - che ufficialmente vive nel Napoletano - è finita invece negli uffici della Questura, dove è stato dichiarato in arresto con l'accusa di tentato omicidio. Da quegli stessi uffici di via Fatebenefratelli, hanno ricostruito gli agenti, era uscito poco prima dopo una notte passata lì. 

Domenica sera, infatti, le Volanti erano intervenute al terminal dei bus a Lampugnano dove era stata segnalata una lite tra due stranieri. Il bengalese era risultato irregolare - con permesso di soggiorno scaduto - ed era stato trattenuto per essere identificato. 

Lunedì mattina dall'Immigrazione hanno però accertato che è già fissato un appuntamento alla Questura di Napoli per terminare l'iter per il rinnovo del documento e hanno quindi verificato che il 31enne, senza precedenti, è formalmente regolare in Italia. 

Prima di liberarlo, però, i poliziotti hanno chiesto l'intervento del 118 perché l'uomo, poi finito al Fatebenefratelli, era apparso scontroso e aggressivo. Una volta fuori dall'ospedale il raptus di follia, probabilmente senza nessun motivo, precisano dalla Questura. Le strade dell'aggressore e della vittima si sono incrociate a ottocento metri dal nosocomio: nove minuti a piedi. Nove minuti che hanno stravolto una vita. 

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