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Cronaca Duomo / Via Spadari

Diamanti, Rolex e lo scippo da 400mila euro nel bar a due passi dal Duomo

Una designer raggirata e scippata da due uomini. Spariti diamanti e Rolex

L'incontro quattro anni fa durante un convegno in Asia. I contatti riallacciati a inizio anno per un affare da chiudere insieme. Quindi l'appuntamento sotto la Madonnina per la stretta di mano definitiva, in realtà mai arrivata. Maxi truffa e rapina a Milano, dove nei giorni scorsi una donna di 35 anni - una designer e commerciante di gioielli originaria di Taiwan - è stata derubata di due diamanti e un Rolex per un valore totale di 410mila euro. 

A denunciare l'accaduto, giovedì mattina in Questura, è stata la stessa vittima, anche se il colpo in realtà è avvenuto lo scorso 12 giugno. La 35enne ha spiegato ai poliziotti di non aver contattato subito le autorità perché preoccupata di possibili ritorsioni dei malviventi e di essere tornata in Patria, salvo decidere poi, in un secondo momento, di rivolgersi alle forze dell'ordine. 

Nella denuncia presentata in via Fatebenefratelli, la vittima ha raccontato di aver sentito nei mesi scorsi un uomo, un presunto intermediario esperto di brillanti, che aveva conosciuto nel 2017 durante un convegno sui gioielli ad Hong Kong. I due avrebbero cominciato a parlare di due anelli con diamanti e un Rolex che la vittima avrebbe voluto vendere e il "broker" l'avrebbe convinta di avere due acquirenti interessati all'affare. Così, il 12 giugno la 35enne si sarebbe presentata all'appuntamento con i due in un bar di via Spadari, a due passi dal Duomo e dall'hotel in cui alloggiava. 

Dopo le presentazioni di rito e qualche chiacchiera sui gioielli, sempre stando alla ricostruzione della designer, i due le avrebbero strappato di mano il sacchetto con i diamanti e il Rolex e sarebbero fuggiti, sparendo nel nulla. Preoccupata per possibili vendette, la 35enne sarebbe quindi tornata a Taiwan, ma poi - una volta rassicurata sulle leggi italiane - avrebbe deciso di ripresentarsi nelle scorse ore a Milano per sporgere denuncia. 

I poliziotti hanno fatto delle prime ricerche sul nome e cognome del presunto intermediario - quelli con cui si era presentato alla vittima - che però sono risultati falsi. Le indagini proseguono adesso per cercare di dare un'identità e un volto ai truffatori. 

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