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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Spacciano grazie a Whatsapp, smantellata rete di giovanissimi

Smantellata una rete di giovanissimi spacciatori che si serviva di Whatsapp e attraverso varie emoticon rappresentavano i vari tipi di droga

Smantellata una rete di giovanissimi spacciatori che si serviva di Whatsapp e attraverso varie emoticon rappresentavano i vari tipi di droga (GUARDA IL VIDEO). 

L'operazione, ribattezzata Sballo 2.0, è partita dopo il ricovero di una minorenne in stato dissociativo a seguito dell’assunzione di ketamina in una discoteca nel gennaio 2014. La polizia di stato è riuscita a scovare una complessa rete di giovani e giovanissimi, tutti italiani ed insospettabili, che spacciavano marijuana, hashish, cocaina e droghe sintetiche.

Gli uomini della Squadra investigativa del Commissariato di Monza, infatti, attraverso un’articolata e complessa attività info-investigativa, sono riusciti a decifrare il linguaggio in codice utilizzato dai giovani spacciatori, sconosciuto alla ordinaria comunicazione dello spaccio. Le più comuni emoticon previste dalla applicazione “WhatsApp” e dal social network “Facebook” rappresentavano i diversi tipi di droga (un quadrifoglio rappresentava ad esempio una dose di marijuana). Espressioni comunissime tra i giovani avevano, in realtà, significati criminosi (“andiamo a bere" significava "acquistare Ketamina liquida” o “10 libri di scienze" significava "10 grammi di marijuana”).

Spacciano tra i giovanissimi grazie a Whatsapp © Mesa Paniagua

Sessantuno gli indagati in tutto. Il 17 marzo scorso gli agenti del Commissariato di Monza coadiuvati da personale di altri uffici della questura di Milano, del Reparto prevenzione crimine Lombardia nonché da altri uffici della polizia di stato del nord Italia (Verbania, Bergamo, Desenzano del Garda, Lecco) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip presso il tribunale di Monza nei confronti di 13 degli indagati (8 custodie cautelari in carcere e 5 obblighi di dimora), cui si aggiungevano 39 decreti di perquisizione delegate dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Monza e 10 decreti di perquisizione delegati dalla procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Milano, a carico degli altri indagati. Sette persone sono state arrestate in flagranza per l’ingente materiale trovato all’esito delle perquisizioni.

Sequestrati marijuana, hashish, cocaina, ketamina, “francobolli” imbevuti di LSD, denaro proveniente dallo spaccio, banconote false nonché numeroso e vario materiale utilizzato per il confezionamento, il trasporto e l’occultamento degli stupefacenti. Trovata anche una “miniserra”, dotata di lampade e tubi di areazione, per la coltivazione casalinga delle piantine di marijuana.

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