rotate-mobile
Cronaca

Smantellato il 'drive-in' della droga nei boschi: ecco il meccanismo perfetto degli spacciatori

Gli arresti nelle province di Milano, Alessandria, Biella, Pavia, Vercelli: tutti i dettagli

Si è conclusa alle prime luci dell’alba una vasta operazione condotta dai carabinieri del Comando Provinciale di Milano con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale del capoluogo lombardo, nei confronti di diciotto pusher , ritenuti responsabili a vario titolo di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare di cocaina ed eroina.

Gli approfondimenti avviati hanno permesso in pochi mesi di scoprire una fiorente attività di spaccio ad opera di soggetti italiani e marocchini, attivi sette giorni su sette, dalla tarda mattinata sino al pomeriggio inoltrato, con incassi fino a ottomila euro al giorno.

La tecnica messa a punto permetteva agli spacciatori di agire in apparente tranquillità, sfruttando la naturale copertura offerta dalla fitta vegetazione: gli addetti alla ricezione telefonica degli ordini passavano la “commessa” agli incaricati alla suddivisione e pesatura dello stupefacente. Questi ultimi, con appositi bilancini preparavano le dosi (in mezzo ai campi) che venivano poi distribuite ai pusher veri e propri, i quali, sfruttando i canali d’irrigazione, raggiungevano le vicine arterie di comunicazione provinciali, dove rifornivano i clienti direttamente a bordo delle proprie autovetture. Gli acquirenti, in attesa dell’evasione del rispettivo “ordine”,  davano vita a vere proprie code, come in una sorta di “drive-in” dello spaccio.

I ruoli dei singoli erano ben definiti: sette marocchini e due italiani si dedicavano all’attività di spaccio nei campi; tre marocchini provvedevano al rifornimento dello stupefacente; un italiano fungeva da autista per gli spacciatori dalle rispettive abitazioni ai luoghi di smercio e, infine, altri cinque italiani si approvvigionavano dello stupefacente nei campi per poi spacciare in proprio a Milano e Vercelli.

Il giro dei clienti, che raggiungeva anche le cinquanta unità al giorno, era composto da persone di tutte le estrazioni sociali, compresi manager d’azienda e impiegati, provenienti sia dal milanese che da diverse province piemontesi e lombarde (Alessandria, Como, Novara, Pavia, Varese, Vercelli). Nel corso dell’attività d’indagine erano stati già effettuati sette arresti in flagranza di reato e sequestrati circa trentamila euro e oltre quattro chili tra cocaina ed eroina che, qualora immessi sul mercato, avrebbero fruttato oltre duecentocinquantamila euro.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Smantellato il 'drive-in' della droga nei boschi: ecco il meccanismo perfetto degli spacciatori

MilanoToday è in caricamento