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Cronaca Lainate

Droga in un bosco di Milano, pena ridotta da 18 a 7 anni

Il tribunale di Milano ha stabilito che il presunto boss non era in realtà a capo dell'associazione che vendeva cocaina, eroina, hashish e marijuana

Pena ridotta da 18 a 7 anni. Lo ha deciso  la corte d'appello del tribunale di Milano per un 37enne marocchino che era già stato condannato in primo grado. Per i giudici l'uomo, pur facendone parte, non era a capo dell'associazione che vendeva illegalmente cocaina, eroina, hashish e marijuana in un bosco di Lainate (Milano).

A decidere la condanna, comprensiva di 5 anni già inflitti con una sentenza definitiva, è stata la quinta penale della corte d'appello di Milano, alla quale aveva presentato ricorso l'avvocato Amedeo Rizza, che difendeva l'imputato. Lo scorso aprile durante un processo di primo grado con rito abbreviato, il 37enne era stato condannato perché ritenuto il presunto 'promotore' dell'associazione a delinquere.

L'uomo era finito in carcere al termine di un'inchiesta, coordinata dal pm Gianluca Prisco, che aveva portato a 27 arresti nel maggio del 2021. Gli inquirenti avevano sottolineato che il 37enne sarebbe stato stato "in grado" di inviare via WhatsApp ben "1400 messaggi 'pubblicitari'" ad "altrettanti clienti per invitarli a rifornirsi da lui e dal suo gruppo indicando anche l'esatto punto" del 'boschetto della droga'. Gli veniva contestato di aver dimostrato una sorta di "capacità imprenditoriale", mettendo in piedi "un vero 'esercizio commerciale' all'aperto" di droghe.

In secondo grado i magistrati lo hanno condannato a 7 anni e 4 mesi come membro, ma non capo, dell'associazione. Altre due persone sono state condanante a a 6 anni e 6 anni e 2 mesi.
 

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